In una citta dell’est dello Stato di Washington, Aurora, viene trovata una mano umana dentro lo stomaco di un orso ucciso da un turista. Il macabro ritrovamento viene mandato a Booth, che lo mostra a Brennan: dai segni sulle ossa, lei determina che la mano era stata tagliata con una sega e che quindi era già stata separata dal corpo prima che l’orso la mangiasse.
Nonostante si opponga all’idea, su ordine di Goodman e richiesta di Booth, Brennan é costretta a partire con lui per Aurora.
Giunti sul luogo, Booth va ad incontrare lo sceriffo del paese e Brennan fa la conoscenza di Denise, la veterinaria che ha trovato la mano, e del coroner di Aurora, il dottor Rigby.
Dai resti, Brennan afferma che la vittima doveva essere un maschio intorno ai vent’anni, muscoloso. Riscontrando altri segni di sega, decide di spedire i resti al Jeffersonian. E conosce così anche Charlie, il tipo della posta celere e che é un fan del suo libro.
Nel frattempo, Booth sta raccogliendo informazioni dallo sceriffo Scutter. L’uomo gli racconta che in genere perdono un paio di persone l’anno, escursionisti e campeggiatori, che, attratti dalla bellezza del luogo, non si rendono conto di quanto sia pericoloso.
Ultimamente, un paio di settimane prima, é scomparsa una giovane escursionista, infatti, tale Ann Nuyes.
Lo sceriffo aggiunge anche che c’é poca criminalità, solo casi di ubriachezza, corse di cavalli, risse, casi domestici. Gli unici veri criminali sono i bracconieri che cacciano gli orsi e di cui si occupa la guardia forestale.
Insieme a Sherman, la suddetta guardia forestale, un nativo americano, Brennan e Booth vanno a cercare lo sterco dell’orso, nella speranza di rinvenire altro materiale osseo. Lo trovano ed un nuovo pacco per il Jeffersonian viene spedito da Charlie.
Intanto emerge che l’uomo a cui appartengono i resti é morto circa da una settimana e che l’orso deve averlo mangiato dopo massimo tre giorni dal decesso. Ma il colpo di scena é sulle ossa in studio al Jeffersonian si scoprono tracce di denti umani.
Si tratta di un caso di cannibalismo.
Booth e Scutter sono disgustati.
Brennan sembra quasi affascinata, intrigata dalle dinamiche antropologiche legate a ciò che può provocare il cannibalismo.
Tra lo sterco recapitato al Jeffersonian, poi, vengono trovati anche frammenti di pelle, che evidenziano la presenza di un tatuaggio. Attraverso di esso, i nostri risalgono all’identità della vittima: Adam Langer, 22 anni, uno studente che veniva spesso a trovare Sherman perché voleva diventare guardia forestale e che risulta scomparso da dieci giorni.
Sherman diventa chiaramente il sospettato numero uno. Quando Brennan, Booth e lo sceriffo vanno a casa sua, l’uomo si dà alla fuga, inseguito inutilmente da Booth, e nel suo congelatore vengono ritrovati diversi pezzi di carne. Brennan la fa analizzare e preleva anche una sega ed il rimasuglio di una mela che reca i segni di un morso, per confrontare le impronte dei denti di Sherman con quelle sulle ossa.
In attesa dei risultati delle analisi, Booth e Brennan si concedono una pausa al bar e la dottoressa viene assediata da Charlie, il dottor Rigby e lo sceriffo. Lei pensa che vogliano carpirle informazioni sul caso, Booth é più dell’idea che la stiano corteggiando e la “salva” ballando con lei. E facendole notare che Denise, la veterinaria, la fissa con astio.
Il giorno dopo ritrovano Sherman. Lo arrestano. Ma comunque la carne nel suo congelatore risulta essere d’orso. Sherman é un bracconiere.
Attraverso ulteriori analisi sui resti, i nostri rintracciano il luogo dove l’orso ha mangiato il braccio della vittima. Si imbattono in un cerchio di pietre che simboleggia una versione distorta della ruota della medicina indiana e lì accanto scoprono i corpi di Adam Langer e dell’escursionista, Ann Nuyes. Entrambi sono stati uccisi con un colpo di fucile alla testa. La donna é priva del cuore. Studiando la simbologia della ruota, Goodman, dal Jeffersonian, comprende che l’assassino sta cercando di portare a termine un rituale. Per cui gli servivano un braccio e un cuore. Ma per completarlo gli occorrono altre due vittime.
Mentre Brennan esamina i corpi, Sherman, ammanettato, racconta a Booth che sia Adam Langer che Charlie, il tipo della posta celere, avevano una relazione con Denise, la veterinaria. Un po’ in imbarazzo, anche lo sceriffo Scutter ammette di frequentarla. Sherman comunque viene scagionato. Le sue impronte dentarie non coincidono con quelle del cannibale.
Booth e Brennan vanno quindi ad interrogare Denise e a prelevare le sue impronte dentarie.
La donna confessa di vedere anche il dottor Rigby ed un altro paio di uomini.
Ma la soluzione del caso arriva da una scoperta fatta al Jeffersonian sulle foto dello sterno di Ann Nuyes. I segni di un divaricatore. L’assassino é il dottor Rigby.
Caso concluso.
Ora Brennan e Booth possono mangiare in pace, anche se le riflessioni appassionate di Brennan sul perché Rigby sia diventato cannibale e se lo sia diventato perché é psichicamente instabile o se la pazzia sia invece proprio una causa del cannibalismo, tolgono a Booth l’appetito e gli fanno prendere in considerazione l’idea di diventare vegetariano. Brennan invece tornerà ad Aurora per l’inverno. Per sciare con Charlie.