L’episodio ai Raggi X

Programmazione

Originariamente questo episodio doveva essere il quarto, e non il settimo.
Ve lo ricordo per dovere di cronaca.

Il caso

Un assassino arrestato da Booth anni prima sta per essere giustiziato, ma l’avvocato che lo difende chiede proprio a Booth di aiutarla a trovare le prove per fermare l’esecuzione. Cosa farà Booth?
E il condannato a morte Howard Epps è innocente o colpevole?

i PROTAGONISTI: particolari, dinamiche, evoluzione

L’inizio dell’episodio ci ricorda che nel pilot Brennan è stata arrestata da Booth per aver sparato ad un uomo disarmato e che da allora l’FBI continua a negarle l’uso della pistola. “Non hai bisogno di una pistola“, le dice Booth. “Usa i tuoi poteri mutanti. Parla alla gente sino alla morte“.
Al centro dell’episodio, comunque, c’è soprattutto proprio lui, Booth. Ed uno scorcio sul suo passato. Scopriamo che sette anni prima (quindi circa nel 1998) era già un agente dell’FBI ed aveva arrestato un certo Howard Epps per l’uccisione di una ragazza. Ora Amy Morton, il difensore di Epps, viene a chiedergli aiuto per fermare la sua esecuzione, prevista di lì a poche ore.
Istintivamente, nel suo modo tutto particolare di sentire le persone, Booth sa e ha sempre saputo che Epps è colpevole, ma di fronte alla possibilità di nuove prove non si tira indietro e coinvolge Brennan e gli Squints nella corsa contro il tempo prima dell’esecuzione.
Il plot si presenta molto intrigante sotto il punto di vista delle speculazioni. Booth e Amy Morton sembrano conoscersi molto bene. Essendo un avvocato difensore, Amy afferma con Brennan di avere “la tendenza ad andare spesso contro Booth“. E lui replica sarcasticamente di avere lasciato una foto di lei all’ingresso per impedirle l’accesso. I due devono aver quindi cozzato l’uno contro l’altro più volte. E sebbene dubiti che Amy potesse essere un avvocato già sette anni prima – pare molto giovane – forse era comunque una praticante o un’assistente e deve conoscere Booth da allora. Altrimenti non potrebbe dirgli : “Sei molto più intelligente di sette anni fa, molto meno arrabbiato“.

Chissà a cosa si riferisce quell’arrabbiato…Incuriosisce, no?
Anche Amy e Brennan sono incuriosite l’una dall’altra.
Sottolineo che essendo questo in origine il quarto episodio, qui Booth sta ancora con Tessa (pure lei avvocato) e Brennan non manca di rimarcare insistentemente che Booth deve avere una sorta di fissazione per gli avvocati. Esasperato, Booth afferma di non aver mai tradito, mai, le donne con cui è stato e che non sta facendo sesso con Amy.
Non ora. Ma in passato? Non è chiaro…
Durante un dialogo in auto, Amy chiede a Brennan se lei e Booth escono insieme, perché percepisce tra loro una certa vibrazione sessuale. “No, è tensione“, risponde Brennan ed in fretta aggiunge : “Ha una ragazza“. Le accenna di Tessa, Amy non si stupisce. “Avrei dovuto prendermelo quando ne ho avuto la possibilità“, commenta.
Cosa può significare di preciso? A cosa si riferisce questa occasione non colta? Al sesso o alla possibilità di qualcosa di più?
L’episodio ci lascerà con questo dubbio sfizioso.
Per il resto, l’intera indagine si svolge durante il week end ed Angela rovina il proprio appuntamento con un tale Troy, conosciuto su Internet: quando il tipo scopre che lavoro fa Angela se la svigna disgustato (una cosa che ho visto anche in altri telefilm e che francamente non ho mai capito: che male c’è se uno lavora nel campo della medicina legale? Qualcuno lo deve pur fare…)
Particolare curioso: in una scena Booth si rifiuta di aiutare a scavare con la pala perché indossa un abito da 1200 dollari. Possibile? Un agente dell’FBI si può permettere abiti così costosi? O sta esagerando per esimersi dallo scavare?
Infine una parola sul tema centrale della puntata : la pena capitale.
Cosa ne pensano i nostri eroi?
Booth dice di non avere problemi con essa. Brennan ci crede fermamente. Secondo lei ci sono persone che non meritano di vivere.

Guarda chi si rivede…

Fa una breve apparizione Michael Mantell, l’attore che interpretò Oliver Simon in due episodi di Angel.
Una curiosità invece per quel che riguarda la bella Rachelle Lefevre, l’attrice che interpreta Amy Morton: ha fatto parte del cast di un film di David Boreanaz, “Suffering Man’s Charity”. In seguito è poi entrata nel cast di “Twilight”, nel ruolo di Victoria.

La scena

Notte: manca pochissimo all’esecuzione e Booth e Brennan sono di fronte ad una scoperta che non si aspettavano.
Booth stringe il cellulare:
Se non faccio questa chiamata, sarà morto tra mezz’ora“.
Brennan lo guarda. Gli ricorda avvilita quello che hanno scoperto:
Questo è quello che facciamo noi. Il resto…”
Gli avvocati“, termina Booth.
E fa quella telefonata.

La battuta

Booth: “Il motivo per cui vuoi una pistola?
Brennan: “Per sparare alla gente
Booth: “Non è una buona risposta

Il mio parere

Un bellissimo episodio. Uno dei migliori della stagione. La corsa contro il tempo, scandita dall’orologio in sovraimpressione, il ragionevole dubbio, forse sanno di già visto, ma il tutto è rimescolato con ritmo ed intensità. E ci offre il lato più intenso ed introspettivo di Booth, ci spinge a porci domande su di lui, sul suo passato. Ammetto che il personaggio di Amy Morton mi ha molto affascinata. Mi sarebbe piaciuto che venisse ripreso. L’interazione tra lei e Booth, carica di sottotesti nascosti, è terreno fertile per una fan fiction. Mmmm…

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