1×12 Morte di un supereroe

Viene ritrovato il cadavere semi decomposto di un presunto giovane, tra i quattordici ed i diciotto anni. Booth viene incaricato dal suo superiore, insieme a Bones, di far luce sul caso; scoprono, grazie al calco dei denti della vittima, la sua identità: si tratta di un ragazzo non molto socievole frequentante un clan dedito al fanatismo per i giochi di ruolo e le storie a fumetti. Zack, effettuando la pulizia delle ossa del cadavere, rileva la presenza di un altro osso non appartenente alla vittima: è caccia al suo assassino. Grazie ad una stampa a fumetti ritrovata sul luogo del delitto, Angela riesce ad estrapolarne la storia, e le conseguenti armi usate dal super eroe cartonato; si tratta di un coltello a tre lati, usato per pulire le palle da bowling, che collima esattamente con le ferite del giovane. Si scopre che il ragazzo lavorava proprio in un bowling, e dopo una prima analisi, si scopre anche che il gestore maltratta la moglie. Egli diviene il principale indiziato, e dopo un’attenta analisi del coltello ritrovato in una cassetta degli attrezzi, viene arrestato con l’accusa di omicidio.

Cast
Regular: Emily Deschanel è Temperance Brennan, David Boreanaz è Seeley Booth, Michaela Conlin è Angela Montenegro, Eric Millegan è Zack Addy, TJ Thyne è Jack Hodgins, Jonathan Adams è il Dr. Goodman.
Recurring: John M.Jackson è Cullen, vicedirettore dell’FBI.
Guest: Suzette Craft è Kelly Meira; Sarah Aldrich è Lucy McGruder; Finneus Egan è Swipe; Josh Keaton è Jeremy Kuznetsky aka Yasutani il Terribile; Aaron Paul è Stew Ellis; Ivar Brogger è John Kelton; Judith Hoag è Helen Granger; John Mese è Ted McGruder; Michael Dunn(II) è Warren Granger aka Cittadino14.

Writer’s Block – Il blocco dello sceneggiatore
Che cosa rende qualcuno una vittima?
Che cosa accade quando l’eroe é intrappolato nel corpo di una vittima?
Per un ragazzo la cui vita é dedicata alla creazione di supereroi, la visione del bene e del male diventa estrema. L’omicidio può diventare un atto di eroismo, portando via la vita di un bambino ma lasciando dietro di sé il suo lascito.
Ho avuto l’ispirazione dal pensiero di un ragazzo che deve affrontare la mortalità a una giovane età. Questa era la sua ultima occasione per fare qualcosa della sua vita, per farla valere. Cosa può fare?
Ha vissuto con la fantasia attraverso gli eroi dei fumetti e c’era per lui la possibilità di salvare una donna che credeva avesse bisogno di aiuto.
Questo ragazzo aveva l’intenzione di lasciare un mondo migliore di quello in cui era arrivato.
Volevo che questo atto finale fosse un atto di redenzione.
Così, questo é il modo in cui si svela il tema del ragazzo solitario che si trasforma in eroe. Tutti noi, a modo nostro, ci sentiamo come se vivessimo marginalmente, a volte, come se fossimo in un angolo a guardare per tutto il tempo. Il pensiero di salvare qualcuno quando non abbiamo più nulla da perdere é ispirato, sebbene non sia originale.
L’eroina della nostra storia – Bones – si sente vicina a questo, dal punto di vista emotivo. Privata dei suoi genitori quando era una ragazzina, Brennan é stata costretta in qualche modo, in una sorta di rito di passaggio, a decidere chi sarebbe stata senza di loro. Ha deciso di essere un antropologo forense, di risolvere crimini, di catturare i colpevoli e di ripristinare la dignità delle vittime.
Anche lei, come il ragazzo, cerca di fare del bene. Bones é spesso costretta ad essere il pesce fuor d’acqua, ma quando la vediamo davvero immergersi in questi mondi per lei sconosciuti, la vediamo trovarsi in sintonia con essi.
La realtà é che noi siamo tutti guidati dalle stesse emozioni umane di base nonostante la differenza dei nostri ‘costumi’. Anche per Booth un giovane ragazzo che cerca di essere un uomo facendo quello che crede sia la cosa giusta può essere alla base della sua domanda all’FBI. C’é un sistema di giudizio, che lui intrinsecamente segue, che imita la rigorosa morale degli eroi dei fumetti, in cui la giustizia viene spesso applicata in segreto. Ho rappresentato Booth come un ragazzo che legge i suoi fumetti, e ho cercato di capire se sapesse allora quanto vicino sarebbe stato al suo alter-ego…

scritto dalla sceneggiatrice di questo episodio, Elizabeth Benjamin

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