Shipper

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Episodio ricco di momenti deliziosi tra Booth e Brennan che, secondo me, segna il passaggio del loro rapporto da una pura collaborazione professionale ad un’amicizia.

Intrigante vedere lui prenderla in giro perché, dopo il ritrovamento di frammenti di ossa umane che non riguardano l’FBI, lo chiama ugualmente per investigare. “Se ti sono mancato potevi chiamarmi… Ammetti che ti sono mancato”. Lei nega e noi non lo sapremo mai, ma Freud avrebbe qualcosa di interessante da dire sul fatto che Booth se ne esca con queste battute: forse ha pensato a lei durante le settimane in cui non si sono visti? E gli è mancata?

Un altro uomo cerca di insinuarsi tra di loro: Jesse Kane vorrebbe che lei lo aiutasse nella ricerca del padre scomparso ma è Brennan a rispondere che lavora con Booth e non è disposta a fare nulla senza che anche lui sia coinvolto. Booth non sembra particolarmente geloso, ma di sicuro è irritato dall’approccio di Jesse che tenta di legare con Brennan sulla base del dramma che condividono. Lascia però che sia lei a gestire totalmente il rapporto con Jesse e non si intromette.

Se nel primo episodio della stagione Brennan ha fatto una fatica enorme anche solo a citare la scomparsa dei suoi genitori, adesso sappiamo che ormai è un’ informazione di dominio pubblico. Il successo del suo libro l’ha resa famosa e con lei anche la sua biografia. Le emozioni e il dolore tenuti sommersi non possono essere affrontati ma il riportarli in superficie permette di elaborarli e superarli. Questo è quello che qualsiasi manuale di psicologia riporta. Sono convinta che a questo punto della sua vita Brennan non abbia più la possibilità di sfuggire e ignorare il suo passato, nemmeno se lo volesse.

Potrebbe chiedere a Jesse di aiutarla, eppure lei si rivolge a Booth, è a lui che chiede il favore di aiutarla e di riguardare la documentazione ufficiale relativa alla scomparsa dei suoi genitori. Sono di nuovo seduti al bancone di Wong Foo’s e assistiamo all’ennesima prova di fiducia.

Il gesto non passa inosservato: Booth si rende conto dell’importanza che riveste per lei il favore che gli ha chiesto e anche del fatto che evidentemente le sia costato. E glielo dice, le dice di essere orgoglioso che si sia rivolta a lui, chiamandola per nome.

Ed ecco il linguaggio del corpo di lei ci fa capire che tra di loro c’è stato quel momento speciale di connessione totale, esattamente come nell’episodio 1.02. Brennan sposta il corpo all’indietro, imbarazzata da questa intimità. La salva Zack, che si avvicina a loro e li interrompe.

Ma nel momento in cui Brennan si allontana e sta per uscire, si volta a guardare Booth, il quale aprendo la cartella dei documenti trova una foto di lei da bambina.

La guarda sorridendo: ecco un altro lato di questa donna che adesso gli è permesso di vedere, probabilmente un lato che nessun altro oltre lui ha mai veduto.

Credo che Booth lo sappia, forse lo sa anche Brennan… Sono diventati amici.

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