Riassunto

Zack si mette a lavorare sulle ossa di una sconosciuta provenienti dal magazzino del Jeffersonian.
Sorpresa. E’ Christine Brennan, la madre scomparsa della dottoressa Brennan.
Il corpo é stato trovato nel settembre del 1998 in un cimitero di Salisbury in Pensylvania. Qualcuno aveva scavato una buca e gettato il cadavere all’interno.
Questo autorizza Booth ad aprire un’indagine ufficiale dell’FBI. Recupera l’auto dei signori Brennan, ritrovata tre giorni dopo la loro scomparsa a mille miglia da dove abitavano e la fa portare al Jeffersonian. Rivela anche Brennan di aver parlato con suo fratello Russ, attualmente fuori sulla parola per aver gestito una carrozzeria che smontava auto rubate.
Le analisi sul corpo di Christine determinano che é stata sepolta per cinque anni, quindi la sepoltura é avvenuta nel 1993. Ma lei e il marito sono scomparsi nel 1991. Allora significa che hanno deliberatamente abbandonato i loro figli?
C’é di più. Indagando indietro nel tempo sulle vite dei coniugi Brennan, Booth scopre che hanno cambiato identità, nel 1978, quando Brennan aveva due anni.
Mentre Brennan comprende che sua madre é morta a causa di un grosso ematoma subdorale, sebbene non ci siano segni di un colpo esteso al cranio, Booth porta Russ al Jeffersonian. E rivela a Brennan i veri nomi della sua famiglia. I suoi genitori si chiamavano Max e Ruth Keenan. Lei e suo fratello Joy e Kyle. E i Keenan sono nel database federale dei criminali. Brennan se la prende con Russ. All’epoca del cambio di identità, lui aveva sette anni, doveva ricordarsi di qualcosa.
Booth porta i due fratelli a parlare con l’agente assegnato al caso dei loro genitori. L’agente Warner in verità indagava su una banda molto violenta di rapinatori di banche. I Keenan non avevano mai fatto veramente parte di quella banda, erano specializzati in cassette di sicurezza, non usavano armi. Dopo che i furti con il loro marchio erano terminati dal 1978, l’agente Warner aveva pensato che la parte più violenta della banda li avesse eliminati per essersi tirati indietro.
Intanto gli esami sull’auto dei Keenan/Brennan porta alla luce tracce di sangue. Di Christine/Ruth, ma anche di un uomo sconosciuto. Non di suo marito.
Aiutato a ricordare da Angela, Russ rammenta che da bambino c’era un uomo che l’aveva molto spaventato e da cui suo padre l’aveva messo in guardia. Angela ne disegna un identikit.
Nel frattempo, Brennan stabilisce che l’ematoma di sua madre si é allargato con il tempo. Per cui deve essere stata ferita nel 1991 e morta appunto nel 1993. Pare essere stata colpita da qualcosa di simile a un crick, ma più piccolo. E ha colpito il capo solo di striscio, non con tutta la forza possibile.
Il sangue trovato sull’auto invece appartiene a qualcuno sotto la protezione testimoni. Grazie all’identikit fatto da Angela, Booth scopre chi é. Si tratta di Steve Beers, il cui vero nome, un tempo, era Vince McVicar. Aveva legami con la banda di rapinatori.
L’uomo dice a Brennan che lui e sua madre avevano una relazione e che ad ucciderla é stato suo padre.
Ma Booth pensa che menta. E’ convinto che sia stata un incontro imprevisto con McVicar a spingere Max e Ruth alla fuga per proteggere i loro figli. McVicar deve aver messo fuori gioco Max e ferito Ruth che é scappata portando lontano l’auto senza però poter ritornare.
Attraverso diversi indizi, Brennan intuisce che probabilmente é stato proprio McVicar a ferire a morte sua madre, con una pistola speciale per uccidere maiali. Booth arresta McVicar per le armi che gli hanno trovato addosso, che violano le restrizioni della protezione testimoni.
Sembra tutto finito, per il momento. Brennan é decisa a provare che lui é l’assassino di sua madre. E a scoprire che ne é stato di suo padre. Ma al ritorno a casa, con Booth e il fratello, trova un messaggio in segreteria: é suo padre. Che la prega di non continuare a cercare.

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