L’episodio ai Raggi X

Backstage

La seconda stagione di “Bones” riprende il 30 agosto 2006.
Il timeslot rimane lo stesso: il mercoledì, alle 20.
Cambia, invece, il cast. Esce di scena il dottor Goodman, interpretato da Jonathan Adams, ed al suo posto, anche se per il momento non come regular, entra Tamara Taylor, nel ruolo della dottoressa Camille Saroyan.
La stagione esordisce con ascolti molto buoni.

Il caso

Un’auto sui binari provoca il deragliamento di un treno. Tra i passeggeri della prima classe muore una senatrice: ma chi c’era in quell’auto?

I protagonisti: particolari, dinamiche, evoluzione

Parliamo subito di Camille “Cam” Saroyan, quest’illustre sconosciuta.
Chi è costei? Cosa ci fa al Jeffersonian? Da dove arriva? Cosa vuole?
Deve piacerci o la detesteremo?
Andiamo con ordine.
Mentre Brennan era in vacanza, il dottor Goodman ha deciso che ci doveva essere un capo del dipartimento forense e ha scelto appunto il medico legale Camille Saroyan. Perché? Perché non scegliere per esempio proprio Brennan?
La spiegazione ci viene fornita in abbondanza per tutto l’episodio. Cam Saroyan è più tagliata di Brennan nel trattare con le persone. Sa come comportarsi con la stampa, con gli avvocati, con i politici. E’ apparentemente l’anello di congiunzione tra Booth e gli squints. Con un piede in laboratorio ed uno sul campo. Bella donna di colore, direi con qualche anno in più di Brennan, in precedenza capo coroner a New York, per due anni, e prima ancora assistente patologa federale. Presumo a Washington, dato che Booth le dice che è bello riaverla a DC.
Eh, già. Booth e Cam si conoscono. Ma quanto?
Analizziamo gli indizi.
Indizio numero uno: nella prima scena in cui si incontrano, emerge immediatamente un ironico, leggero “flirtaggio”.
Sono sul luogo del deragliamento, lei ha un braccio amputato in mano.
“Seeley“.
Camille“.
Non chiamarmi Camille”.
Non chiamarmi Seeley”.Mmm… Si conoscono benequesti due, non credete?
Al momento di allontanarsi, dato che lui indossa i jeans e il giubbotto, Cam gli dice: “Stai bene anche senza giacca e cravatta, ma in effetti tu stai sempre benereplica Booth. “E’ bello riaverti a DC, Camille“. E la guarda andarsene con un sorrisetto compiaciuto.
Persino Brennan, che assiste a tutto il dialogo, e che notoriamente non è una volpe in queste cose, non può non notare quel certo non so che nell’aria. “Un minuto prima sta tenendo un braccio amputato ed un minuto dopo cerca di far colpo su di te“, commenta. Booth, naturalmente, nega.
Booth è tantobravo a negare le cose…
Indizio numero due: Angela, che ha l’occhio lungo, osserva da lontano Booth e Cam che parlano. Sono rilassati, divertiti, conversano da vecchi amici. “Hanno avuto una storia“, dice a Jack. “Guarda come lei gli tocca il braccio quando lui ride“.
Anche tu mi tocchi il braccio quando rido“, ribatte Jack.
No, noobbietta lei. “Sei tu che tocchi me. C’è una grossa differenza“.
Che vuol dire questo? Riflettiamoci. Trovo che Angela, al solito, abbia centrato il punto. Non è Booth a toccare Cam, ma viceversa. Se una passata relazione c’è stata, era forse lei quella più coinvolta?
Indizio numero tre: Brennan e Booth stanno discutendo di un rimprovero che Cam ha fatto agli squints. Brennan fatica un po’ a digerire l’autorità di Cam, Booth cerca di difendere il punto di vista della nuova arrivata. “Sai, Angela dice che tu e Cam avete avuto una relazione sessuale“, lo provoca Brennan. “Questo influenza la tua opinione su di lei?”.
Questa tua uscita è proprio inopportuna… solo perché tu lo sappia“, divaga lui.
Che cosa intende dire, infatti? Sta intimando a Brennan di farsi i fatti suoi o sta negando la passata relazione?
Indizio numero quattro: Angela, parlando con Booth, chiama Cam il “tuo vecchio tesoro“. E Booth ne approfitta per rimproverarla. “Smettila di dire a Bones con chi pensi che io sia stato a letto“.
Ma con una come Angela non attacca. Eppure Booth dovrebbe saperlo.
Pensare?“, lo punzecchia sogghignando lei. “Che cosa intendi con pensare?”.
A Booth non resta che gettare la spugna.
Indizio numero cinque. Quello decisivo.
Il primo vero dialogo in privato tra Booth e Cam. Una scena interessante: il linguaggio del corpo è molto più esauriente delle parole. Booth vuole sapere perché Cam ha accettato il lavoro al Jeffersonian. Lei gli dice di aver speso quasi tutta la sua vita professionale in seminterrati senza finestre ed attrezzature scadenti. Ed ora è al Jeffersonian. Il non plus ultra.
Ma Booth non è convinto. “Devo chiedertelo“, insinua. “Hai accettato il lavoro per via di…“. Non termina la frase. Non serve.
Guardatelo. Guardate quest’uomo. Tutto sexy e felino.
Non ricordo di averlo mai visto agire così, nella prima stagione, a parte forse nella scena del poligono, con Brennan, nel pilot. Ma il significato, in quell’episodio, era differente. Allora Booth stava sfidando la nuova collega, misurandosi con lei.
Qui è, beh, decisamente quel che gli americani definiscono “self confident“. In altre parole sa di fare un bell’effettone su Cam ed in modo molto maschile se ne avvantaggia.
Infatti sulle prime, Cam ride. “Oh, mio Dio, l’ego!“, esclama. Però quando è il momento di rispondergli che no, lui non ha nulla a che fare con la sua decisione, la voce le si abbassa, la dottoressa diventa un po’ più donna.
Adesso lo sappiamo per certo, dopo questo scambio. Tra questi due c’è stato qualcosa.
Non crediate che Brennan non finisca per rientrare nel loro discorso. Ovvio.
Ti ha dedicato il suo libro“, nota Cam con un vago tono di sottinteso. E si domanda perché Brennan non si sia ancora confrontata con lei. Si sente intimidita, forse? Lei è una che intimidisce la gente.
Booth ride (e lo ribadisco, è una risata da gatto sexy). “Bones non si lascia intimidire“, le assicura. E si avvicina, sornione, la sovrasta. Le spiega che Brennan la sta semplicemente osservando, come fa con i resti umani, prima di esprimere un parere.
Cam distoglie lo sguardo per prima, non riesce a reggere quello di lui. E sorride suo malgrado quando Booth, andandosene, lancia l’ultimo affondo: “Mi piace tutta questa cosa dell’intimidazione. La trovo carina“.
Bastardone. Com’è consapevole di se stesso, in questa scena.
La mia impressione?
Sicuramente lui e Cam facevano dell’ottimo sesso. E lei non se n’è dimenticata. Ma, date le sue reazioni e sembrando per il resto una donna piuttosto tosta, oserei azzardare che almeno per Cam la questione fosse più profonda.
Vedremo…
Di certo, specie sul finale, dove Cam dimostra le sue qualità di capo e si guadagna un sorriso da tutti gli squints, compresa Brennan, appare chiaro che Booth la stima.
Ma l’episodio non è incentrato solo sull’arrivo di Cam Saroyan.
L’altro tema importante si riallaccia direttamente al finale della prima stagione: la famiglia di Brennan.
Per cominciare, anziché recarsi in Darfur come previsto, Brennan ha passato le ferie in Nord Carolina con Russ. Suo fratello. Booth nota che continua a ripeterlo. E lei conferma che le piace quel suono, dopo tanto tempo trascorso senza un fratello.
Oltre ad un nuovo capo, purtroppo però anche un altro colpo di scena attende Brennan.
Vince McVicar, l’uomo che ha ucciso sua madre, e probabilmente l’unico che può svelarle retroscena su suo padre, viene ucciso in prigione. Peggio ancora, il detenuto che lo ha ucciso, fa capire a Brennan e Booth che l’ordine è arrivato proprio da Max. Max Keenan. Il padre di Brennan. Un duro colpo per lei.
Non riesce a considerare l’idea che suo padre posso aver fatto uccidere qualcuno. Booth cerca di confortarla. Le ricorda che suo padre ha seppellito sua madre con un paio di scarpe nuove e la fibbia con i delfini che lei tanto amava. Che se davvero ha fatto uccidere McVicar, dopotutto ha fatto uccidere l’assassino di sua moglie.
Questo non fa di lui una brava persona“, mormora Brennan.
Le persone possono essere più di una sola cosa“, replica Booth.
Va anche aggiunto che Brennan, dal funerale della madre, non si è mai recata sulla sua tomba. Perché parlare con una semplice lastra di pietra? Non ti può rispondere. Non ci sono che ossa silenziose là sotto.
Solo per una volta, Bones, fai quello che fa di solito la gente“, insiste Booth accompagnandola al cimitero, con un mazzo di fiori. Molto dolce, il nostro Booth. La sua preoccupazione che Brennan crei una connessionecon la memoria della madre è genuina. Proprio da lui. Ma, insieme, nel verde del cimitero, sono teneri entrambi.
Sotto lo sguardo vigile di Booth, lei fa un tentativo e chiede alla madre se suo padre sia un uomo buono o cattivo. Poi si gira verso Booth: “Ho posto la mia domanda e… te lo immagini?… nessuna risposta“.
Beh, forse perché le stai sopra“, replica tranquillo lui. “Fai un passo a sinistra, mostra un po’ di rispetto“.
Posso ottenere risposte in laboratorio“, ribadisce imperterrita Brennan (spostandosi).“. O dalle persone. Ma non da una pietra“.
Io veramente vedo una risposta proprio su quella pietra“, obbietta Booth. “Hai sepolto tua madre come Christine Brennan, la donna che conoscevi. Non con il suo vero nome. Questo mi dice chi sei“.
E vorrei sottolineare il modo in cui la guarda mentre pronuncia queste parole.
Brennan non se ne accorge. Sta frugando nell’erba sulla tomba. A dispetto del suo scetticismo, la tomba le sta rispondendo. Trova un piccolo delfino d’argento. Suo padre è stato lì. A lasciare un dono per sua moglie. Perché la amava, dice Booth.
Stai rovinando una prova“, protesta Brennan, dato che lui maneggia il delfino senza guanti.
Non è quel tipo di prova“, la rassicura Booth. “E’ la prova di qualcos’altro. Qualcosa che non può essere rovinato“.
Quanto mi piace quest’uomo. Certe volte sa dire cose che davvero toccano il cuore.
Brennan si arrende. Rimira il delfino. “E’ bellissimo“, mormora.
Gli occhi di Booth si spostano su di lei. ““, concorda.
Non è chiaro a cosa si riferisca il suo “sì”, ma in fondo non ci serve saperlo con certezza.
Per chiudere alcune notazioni di servizio: nonostante lui non glielo avesse detto, nella passata stagione, ora Brennan sa che Booth ha avuto problemi di gioco d’azzardo. Evidentemente devono averne parlato.
Ed è scomparso il Wong Foo’s. Ora i nostri eroi frequentano un locale chiamato Royal Diner. “, “.
Già“,

Guarda chi si rivede

Tamara Taylor, l’attrice che interpreta Cam Saroyan, è apparsa in piccoli ruoli in “Lost” e “NCIS”.
Nel ruolo dell’investigatore privato Rick Turco, ritroviamo invece Ray Wise, noto come Leland Palmer, il padre della famosa Laura, in “Twin Peaks”.

La canzone

“The Greatest” di Cat Power, nella scena in cui Brennan ha un’intuizione sul caso guardando la fibbia della cintura della madre.
E “Be here now” di Ray LaMontagne, sulla bellissima scena finale al cimitero.

La scena

Quella dell’appostamento, divenuta immediatamente famosa sin dal primo trailer.
Booth e Brennan appostati nel buio, in auto, in attesa di cogliere sul fatto un indiziato. Con un dialogo cult.
Aspettiamo?“, chiede Brennan sottovoce. “E per quanto?”.
Per il tempo che serve“, risponde Booth.
Bene. E che facciamo mentre aspettiamo?“.
Godetevi la scena, anche il successivo faccia a faccia con l’indiziato.
E’ un pezzo di bravura di David ed Emily e la prova tangibile dell’elettricità che sono in grado di produrre insieme.

La battuta

Brennan: “E’ permesso guidare su due ruote in questo modo?

Booth: “Solo se sterzi ad alta velocità“.

Il mio parere

Un parere sicuramente inficiato dalla mia gioia per il ritorno della serie.
Dopo un’estate di attesa, trascorsa a leggiucchiare spoilers, per me Booth, Brennan & C. sarebbero anche potuti tornare in tutù e ballare “Il lago dei cigni” e mi sarebbero piaciuti ugualmente. :-)
A parte gli scherzi, una partenza sicuramente succosa. I cambiamenti mi intrigano positivamente. Alcuni riusciti, altri meno.
Ma in questo sta sempre la sfida di una seconda stagione.
Mi dispiace per l’uscita di scena di Goodman (anche il vicedirettore dell’FBI Cullen pare non sia più in gioco), ma mi incuriosisce questa Cam Saroyan. Anche il Royal Diner mi convince. Il Wong Foo’s era, se vogliamo, più originale, ma questo nuovo locale ha la vetrate che si aprono sulla strada, sui passanti, sulla città. Proietta dialoghi e situazioni direttamente nel mondo di fuori. E questo aggiunge realismo.
Pure le luci sono mutate. Ora il laboratorio del Jeffersonian appare più spesso in notturna e si sente un po’ la mancanza della luminosità dello scorso anno. E’ palese il tentativo di percorrere nuove strade stilistiche, tipo quella di mostrare le immagini dei delitti mentre Brennan pensa. Cosa che il pubblico, almeno sui forum, ha trovato un po’ ridondante e non particolarmente gradito. Personalmente approvo invece l’atmosfera decisamente più sexy e dark, questo Booth che veste più spesso sportivo ed emana una sensualità molto più sfacciata.
Quel che soprattutto conta, è che i personaggi sono rimasti in carattere e l’aggancio con il finale della prima stagione funziona senza alcuna sbavatura.
E’ cominciata una nuova avventura. Vediamo dove ci porta.

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