Riassunto

Un cane a spasso con il padrone trova in un bosco delle ossa sepolte. La vittima si rivela essere una ragazza intorno ai vent’anni. Bionda, morta per un trauma alla parte posteriore del teschio e seppellita a faccia in giù, tra i sette e i dieci anni prima. Era legata e l’ha uccisa probabilmente una chiave a croce. Tutti particolari che riconducono ad Howard Epps. E’ sicuramente un’altra sua vittima.

Booth va a trovarlo in prigione. Cerca di farsi dire il nome della ragazza, ma Epps si esprime per enigmi ed indovinelli. Insiste soprattutto sul polso che la dottoressa Brennan gli aveva rotto l’ultima volta che si erano visti.  Brennan e i suoi colgono in fretta l’indizio ed esaminano i polsi della vittima. In uno di essi una delle ossa appartiene ad un corpo diverso. Da qualche parte c’é un’altra vittima.

Booth torna da Epps, insieme a Brennan. Incontrano Caroline, la donna che Epps ha sposato circa quattro mesi prima. Epps parla loro della madre, del fatto che lavava le mani con l’ammoniaca, perché ossessionata dai germi. Dice di averla messa sotto una piccola croce di pietra un anno prima.

In realtà anche questi sono suggerimenti, indizi.

Sull’osso estraneo sono state trovate tracce di lassativo, sensibile all’esposizione al gas di ammoniaca. Infatti, esponendo l’osso al gas, appare sulla sua superficie il simbolo cartografico che di solito indica le miniere.

Tramite gli esami sull’osso, viene rintracciata la miniera in cui cercare. Al suo interno, Booth e Brennan trovano una croce di pietre. Sotto c’é un corpo in decomposizione, che non deve risalire a più di una settimana prima. Dato che Epps é in prigione da sette anni, deve avere un complice all’esterno che agisce per lui.

La vittima é una ragazza sui quindici anni. L’osso estraneo del polso appartiene a lei. Il corpo indica che é stata appesa a testa in giù, un modus operandi che non é di Epps, quindi il complice sta aggiungendo del suo. Ma come comunicano i due?

La vittima della miniera intanto viene identificata: é Sarah Koskoff, 16 anni, scomparsa da tre settimane. La ragazza lavorava per un salone di bellezza. Appartenente a Caroline Epps.

Booth va a parlare con la donna, che conferma la scomparsa di Sarah, tre settimane prima. Ammette anche che potrebbe avere parlato di lei con Epps, ma non si oppone ad una perquisizione del negozio e di casa sua. Dice a Booth che non ha bisogno di un mandato. Lei non nasconde nulla.

La perquisizione infatti non dà risultati. Booth e Brennan riflettono anche su un ciondolo che apparteneva a Sarah, un ciondolo di Sant’Agnese, protettrice delle giovani donne pure. Il ciondolo riconduce alla scuola cattolica Saint Agnes, ma… un momento… Sarah frequentava una scuola pubblica…

Booth convoca una suora della Saint Agnes ed emerge che quel ciondolo appartiene non a Sarah, ma a una studentessa della scuola, Helen Majors. Scomparsa da tre giorni.

Il problema ora é: Helen Majors é un’altra vittima o é ancora viva ed esiste una possibilità di salvarla?

Intanto si scopre che nel corso dell’ultimo anno Epps ha scritto sei lettere ad un uomo di nome Reiner Hatin. Ma quando Booth e Brennan si recano all’indirizzo delle missive scoprono che corrisponde ad un lotto vuoto.

Viene finalmente determinata l’identità della vittima del bosco. E’ Lauren Hathaway, scomparsa nel 1997.  Il padre si reca al Jeffersonian. Parla con Booth e Angela. E’ solo, é rimasto vedovo cinque anni dopo la scomparsa di Lauren. Dai disegni degli identikit riconosce Epps. Faceva il custode al campo da golf dove si allenava Lauren.

Angela va poi a parlare con Caroline, sperando di carpirle qualche confidenza. La donna ammette così di aver dovuto scrivere un messaggio del marito su un pezzo di carta e di averlo infilato in una cassetta postale, cinque giorni prima. La cassetta apparteneva ad Henry Gerber, conosciuto da Epps in prigione.

Booth e Brennan fanno irruzione nella casa di Gerber, ma scoprono che é paralizzato, su una sedia a rotelle. Non può aver commesso lui gli omicidi più recenti. Tra l’altro la sua paralisi é stata causata proprio da Epps, che lo ha pugnalato proprio poco prima che uscisse su cauzione.

Intanto Zack scopre che “Reiner Hatin” non é un nome, ma un anagramma, che ricrea il motto del servizio postale. Riflettendoci, Brennan, Booth e gli altri comprendono che il killer emulatore ha scelto le sue vittime attraverso l’itinerario postale. E scoprono anche l’identità di chi distribuiva la posta nella via a cui erano legate Sarah Koskoff ed Helen, la ragazza rapita. Gil Lappin. E’ l’uomo che ha detto di aver ritrovato, con il suo cane, i resti di Lauren Hathaway, nel bosco.  Già. L’ha trovato perché sapeva dov’era.

Brennan e Booth vanno a casa sua. Scoprono tutte le foto delle ragazze. Lui ed Epps si sono conosciuti ai campi da golf.

Il tempo stringe. Helen potrebbe venire uccisa da un momento all’altro.

Analizzando il corpo di Sarah, cercando di comprendere dove fosse tenuto prima di essere nascosto nella miniera, Jack suggerisce che possa trovarsi in un centro di smistamento postale chiuso. Booth e Brennan trovano il posto e anche Helen, ancora viva. Booth viene colto di sorpresa da Lappin, che sta per ucciderlo. Ma Brennan gli spara. Ed é Lappin a morire.

Epps é soddisfatto. Ha spinto uno dei “buoni” ad uccidere. Booth resta vicino a Brennan, sa che togliere una vita comporta sempre un costo, ma le assicura che starà bene. Presto.

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