L’episodio ai Raggi X

Il caso

Al Jeffersonian si indaga su un criminale chiamato il Becchino (Grave Digger, in inglese, più d’atmosfera), che rapisce le persone, le seppellisce e richiede un riscatto. Se i soldi non vengono pagati, non rivela mai dove si trovino le sue vittime e i poveretti sono destinati a morire soffocati. E questa volta ad avere le ore contate sono la dottoressa Brennan e Jack Hodgins…
Uno degli episodi cult non solo della stagione ma dell’intera serie.

I protagonisti: particolari, dinamiche, evoluzione

Quest’episodio parla di fede.
Non solo religiosa. Ma la fede in noi stessi, negli altri. Nella tenacia. Nell’unione che fa la forza. La fede in quella persona. Quella che sappiamo, nel profondo del cuore, non ci abbandonerà.
E’ difficile riassumerlo e commentarlo in maniera adeguata. Ci provo.
E comincio da Booth e Cam.
Li ritroviamo a cena insieme. Ed è una scena piena zeppa di contraddizioni.
Cam vorrebbe passare il week end a New York. Booth nicchia, pare poco entusiasta. “Avanti, siamo due adulti senza obblighi“, insiste Cam. “Non stiamo tradendo né ferendo nessuno“.
Allora perché teniamo la nostra relazione così segreta, Camille?”, ribatte Booth. E la cosa mi crea non poca perplessità. Innanzitutto perché è stato lui per primo ad imporre a Cam di tenere nascosto il loro riavvicinamento. E poi… così segreta… per chi?
Jack lo sa. Angela lo sa. Zack… beh, non credo sia la sua opinione quella che conta. Siamo sinceri: la relazione è un grosso segreto solo per Brennan.
E’ strana anche la successiva replica di Cam. “Perché lavoriamo insieme, siamo professionisti e sono affari nostri, tutto qui“.
Interessante. I primi tempi Cam sembrava prendere alla leggera il bisogno di discrezione di Booth. Ne era quasi divertita. Adesso invece sembra essere d’accordo con lui. Forse perché ritiene che sia il modo migliore per tenerselo?
La storia con Booth le piace, è evidente. Lo vuole tutto per sé, lontano da Washington. Gli dice persino che faranno qualcosa che piaccia a lui.
Ma attenzione ad una frase di Booth. Si tende a non notarla, perché lo dice ridendo mentre commenta l’idea di assistere ad un musical. Però è una frase significativa: “Se vuoi smettere con quello che stiamo facendo, dillo e basta“.
Ah, Booth… Questo è un po’ vigliacco, non credi?
Hai ricominciato qualcosa che non ti convince e adesso ti farebbe comodo che fosse lei a toglierti le castagne dal fuoco, eh?
E pure Cam, in quanto a vigliaccheria, non è da meno, dato che ignora del tutto la frase, quasi che non l’avesse nemmeno udita…
Però tutto questo passa velocemente in secondo piano. Quando Booth riceve una telefonata. E David è particolarmente bravo. La sua espressione si pietrifica e poi si anima di sgomento e preoccupazione: una voce camuffata da un congegno elettronico gli sta comunicando che la dottoressa Temperance Brennan e il dottor Jack Hodgins sono stati rapiti dal Becchino.
Com’è successo? Quando?
Li ritroviamo sepolti vivi in un’auto. Lei è stata messa ko da uno storditore elettrico. Lui è stato investito ed è gravemente ferito ad una gamba, tanto che Brennan è costretta a praticargli un intervento d’emergenza. Sono due persone di grande intelligenza, addirittura geniali e sono ben consapevoli di ciò che li attende. E di ciò che possono fare per tentare di salvarsi, con il poco che hanno, ovvero le loro menti, quello che hanno nelle loro borse. Come due novelli McGyver. Finiscono col riuscire a mandare un messaggio al cellulare di Booth e persino a fabbricarsi una sorta di bomba con gli airbags per poter emergere in superficie. Insomma è chiaro che il Becchino ha sbagliato nello scegliere le proprie vittime, questa volta. Brennan e Hodgins non sono ostaggi che accettano di attendere la morte passivamente.
Ma non trascorrono il tempo soltanto a pensare. Dei due, Jack è quello che dimostra di più i propri sentimenti e la paura. Si confida, è come se volesse essere certo di non morire senza aver detto almeno una volta a voce alta certe cose che si è sempre tenuto dentro. In particolare quel che prova per Angela.
Le cose stanno andando male tra loro. Dopo che lei gli ha chiesto di restare solo amici, i loro rapporti sono pieni di disagio e di imbarazzo.
Sono pazzo di Angela“, rivela Jack a Brennan. “Totalmente partito. Innamorato perso di lei“. Le ha anche comprato un profumo costosissimo.
Un uomo che ti regala un profumo come questo, sta dicendo… ti amo…“.
Jack racconta anche a Brennan della ricchezza della sua famiglia. E veniamo sapere che lui è l’unico Hodgins attualmente in vita.
E Brennan? Come si comporta?
Non parla di sé, si dimostra sempre piuttosto controllata. A un certo punto, sollecitata da Jack, scrive una lettera d’addio. Non è dato sapere a chi e i fans se lo stanno ancora chiedendo. C’è un momento, però, un momento, in cui qualcosa di lei traspare. “Booth ci troverà“, afferma.
Jack è colpito. Le dice che lei deve avere davvero tanta fede in Booth, per affermarlo con quella profonda sicurezza. Ovviamente Brennan obbietta: la fede è credere irrazionalmente in qualcosa che non è logicamente possibile. Lei ha visto quello che è in grado di fare Booth. Questi sono fatti, non fede.
Ma Jack non se la beve. “Quella che hai tu è fede, baby“.
Eh, già. Non l’avevo forse detto che quest’episodio riguardava la fede?
E sicuramente quella di Brennan è ben riposta.
Tutti gli squints, nessuno escluso, compresa Cam, si prodigano per salvare lei e Jack. Ed è Booth quello che li sprona, che li tiene insieme. Pronto a rovesciare il mondo pur di salvare la sua partner e Hodgins.
Lo dice lui stesso, in chiesa, con Brennan, nell’ultima scena. Le dice di aver ringraziato Dio per tutti loro. Per averli salvati tutti. “Eravamo tutti coinvolti. Ognuno di noi. Se solo uno di noi non ci fosse stato, tu e Hodgins sareste rimasti in quella buca per sempre“.
E gli occhi di Brennan brillano. Forse nemmeno questa brutta avventura l’ha indotta a credere in Dio e in un suo piano superiore. Ma sicuramente ha rafforzato la sua fede in Booth.
Sapevo che non ti saresti arreso“, gli mormora.
Sapevo che non ti saresti arresa“, le sorride lui.
Questi sono due partners autentici, eh?
In quanto ad Angela e Jack… beh, Angela si è presa davvero un bello spavento e considerando che bacia Jack davanti a tutti, subito dopo che è stato recuperato dalla buca, si intuisce che abbia cambiato idea sull’opportunità di restare solo amici. Quella sera stessa, infatti, quando lui le confessa di avere paura di addormentarsi, nel timore di risvegliarsi poi di nuovo sotto terra, lei gli propone di dormire insieme. Così, quando Jack aprirà gli occhi, sarà lì, per lui.
Ora siete convinti anche voi che questo è un episodio grandioso?

 

La canzone

Non una ma due canzoni, per questo imperdibile episodio.
Light on a hill” di Margot & The Nuclear So and So’s: la si sente durante la favolosa scena del recupero di Brennan e Jack. Bellissima.
E “Next to you” di Tim Easton: sottofondo appena udibile del dialogo conclusivo in chiesa, tra Booth e Brennan.

 

La scena

Il momento del salvataggio.
L’abbraccio di Brennan e Jack. L’esplosione. La nuvola di polvere.
Booth, l’unico a notarla, che si lancia nella corsa. Che afferra la mano di Brennan.
E poi tutti gli altri, i loro sorrisi, il loro sollievo.
Una delle scene più belle di sempre.

 

La battuta

Booth: “Dio non commette errori“.
Angela: “Uhm… Non lo so. Mettere i testicoli all’esterno non sembra essere stata proprio una grande idea“.

 

Simbologia

La mano di Brennan che emerge dal buio della terra.
E ad attenderla, ad afferrarla, a tirarla verso l’alto, verso la luce, verso la vita, c’è la mano di Booth.
C’è un’immagine più fortemente simbolica di questa?
Tendi la mano nel buio ed io sarò lì. Sarò il tuo ponte per la luce.
Senza parole.

 

Il mio parere

Che dire… Se dovessi consigliare la visione di un episodio a qualcuno che non ha mai visto “Bones”, probabilmente gli suggerirei questo. E’ un perfetto esempio di come il cast della serie sa funzionare in maniera corale. Ci sono la tensione, lo spettacolo, l’emozione, la tenerezza. Insomma tutti i punti di forza di questo bellissimo telefilm.
Una piccola curiosità: sul sito ufficiale della Fox, all’epoca della messa in onda, comparve un riassunto della puntata, con un finale diverso, dove veniva svelata l’identità del Becchino. Preferisco non dirvi chi era, secondo questa versione alternativa. Parte del fascino di quest’episodio sta anche infatti nel sapere che il Becchino è ancora là fuori e probabilmente i nostri eroi lo incontreranno ancora.
E… se il risultato sarà simile a questo, ben venga il suo ritorno.

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