Il caso

Cosa succede se sei una scrittrice di romanzi gialli ed improvvisamente qualcuno inizia a ricreare gli omicidi descritti nel tuo ultimo libro?
E’ ciò che accade a Temperance Brennan in questa puntata.

I protagonisti: evoluzione, particolari, dinamiche

Una domanda…
Perché Brennan e Sully lo fanno sotto le lenzuola?
Non è scomodo e soprattutto… inutile?
Il ragazzo mi sembra sempre arrogante. Ormai si è perso il conto delle sue abilità: in questa puntata emerge che è stato pure un profiler, per due anni, tanto per gradire. E afferma, con una certa libertà, di conoscere bene Brennan e di sapere cosa prova.
Ok, è una specie di superuomo dalle mille qualità, ma Brennan è una donna veramente molto complicata e lui crede già di conoscerla bene dopo appena un mese di relazione?
Non lo trovate un po’ presuntuoso?
Io sì… Un vecchio detto consiglia di non fare mai i conti senza l’oste.
E l’agente Sullivan presume un po’ troppo, con troppa sicurezza.
E sbaglio o ad un certo punto dice a Brennan che lei banalizza il proprio lavoro raccontandolo nei romanzi?
Non è mica una cosa carina…
Tra lui e Brennan, nel corso dell’episodio, si susseguono varie discussioni. Sully si è aggregato alle indagini, si atteggia a protettivo. E lei non gradisce, scatta, è nervosa.
Un atteggiamento ambiguo, il suo, difficile da inquadrare.
Si potrebbe considerarlo un moto di ribellione e di indipendenza, ma un dialogo con Angela suggerisce che ci sia un fondo di paura. Brennan le dice che molte relazioni finiscono male e che bisogna essere ragionevoli, mantenere il controllo, lei ha già mostrato fin troppo di sé a Sully.
Quindi in un mese questa storia è diventata così importante per Brennan da spingerla a chiudersi per salvaguardarsi?
Gli indizi portano in questa direzione. Anche Booth le ricorda che se qualcuno le si avvicina troppo lei lo spinge via. E alla fine, quando si rappacifica con Sully, Brennan lo ammette. Non voleva rivelargli la propria vulnerabilità, per timore che lui scappasse. “Sono sempre stata sola“, gli dice. “E’ tutto ciò che conosco“.
Un discorso che mi lascia abbastanza perplessa. Nel senso che, almeno da che Booth è entrato nella sua vita, non soltanto Brennan non è più stata sola, ma ha anche imparato a mostrare le proprie paure e debolezze apertamente. Più volte ha pianto davanti a Booth, si è lasciata andare con lui, si è appoggiata alla sua presenza. E Booth non è mai scappato. Anzi…
E’ anche vero che Booth è il suo collega, mentre Sully è il suo amante, ma… quali sono i motivi di questo comportamento abbastanza contraddittorio rispetto agli ultimi progressi emotivi fatti?
Il sentimento per Sully è già così profondo da renderla insicura?
O, al contrario, non prova nei suoi confronti la stessa fiducia che sente per Booth?
A mio avviso, in questo episodio non è semplice e scontato capirlo.
E Booth?
Come reagisce alla presenza di Sully?
Il suo atteggiamento è più comprensibile, sebbene non corrisponda a quello che si aspettavano i fans. In molti avevano sperato di vederlo geloso, ma non è esattamente così. Si dimostra infastidito, di sicuro, ma soprattutto sul piano lavorativo. Lui e Brennan sono un duo ed è chiaro che l’idea di diventare un trio non gli piace. Come nota Angela, i livelli di testosterone si alzano paurosamente.
E non mancano le piccole battute ironiche sulla relazione tra Brennan e Sully, piccole sfumature che sicuramente denotano una forma di gelosia, ma… ciò che ha spiazzato i fans è che, anziché cercare di contrastare il rapporto di Brennan e Sully, Booth pare difenderlo. Dice a Brennan di conoscere Sully da tanto tempo, di trattarlo bene perché è un bravo ragazzo. E raccomanda a Sully di tenere duro e non consentire a Brennan di allontanarlo.
Quindi?
Booth è geloso oppure no?
La mia interpretazione è che sia geloso, eccome, e nella maniera più tradizionale. Però… ricordiamoci che lui è Booth, l’uomo che cerca sempre di fare la cosa giusta. E qual è una delle ultime cose giuste che si è prefisso di fare?
Tracciare una linea tra sè e la sua partner. Una linea da non superare.
Lo hanno peraltro confermanto gli stessi David e Emily nelle interviste televisive dell’epoca: David ironizzò sul fatto che Brennan si era trovata un nuovo amore ed Emily protestò “beh, tu mi hai detto che tra noi non poteva esserci nulla“.
Appunto. Secondo me Booth è deciso a rispettare questo impegno e, nonostante la gelosia, non può non favorire la storia di lei con Sully. Prima di tutto, rispetto agli uomini avuti in precedenza da Brennan, è consapevole che Sully è una brava persona. E poi se Brennan sta con qualcuno ed è felice, questo può aiutare anche Booth stesso a restare dietro la famosa linea, a conservare la loro partnership entro i limiti consentiti della normale amicizia.
Naturalmente, la via per l’Inferno è lastricata di buone intenzioni, giusto?
Non sempre si possono dominare le emozioni in nome della ragione. E’ qualcosa che Booth ha tentato tante volte di spiegare a Brennan ed è una legge che vale per tutti, pure per lui.
Diventa evidente nell’ultima scena. Due minuti prima l’atmosfera è la solita: Booth e Brennan, insieme, nell’ufficio di lei, a parlare del caso risolto. Due minuti dopo arriva Sully e Booth è improvvisamente un terzo incomodo. Booth non ha mai messo Brennan da parte a causa di Cam (anzi), ma Brennan mette da parte Booth a causa di Sully.
E’ particolarmente chiaro quando Sully si complimenta con loro, definendoli una grande squadra. “E’ vero“, sorride Booth. Si gira verso Brennan. “Proprio vero“.
Però lei non commenta. Non conferma. Si rivolge a Sully e nemmeno saluta Booth. Da lontano, lui li guarda baciarsi e il modo sconsolato in cui lascia cadere una cartella di documenti su un ripiano sottolinea il suo sconforto.
Non è poi così facile rispettare le linee, eh?
Che altro?
Beh, questa puntata è piena di particolari che vale la pena di ricordare.
Brennan ha pubblicato un nuovo libro, “Red tape, white bones“. Potrebbe essere il terzo: il primo era già stato pubblicato all’inizio della prima stagione, il secondo era quello che lei aveva dedicato a Booth. La protagonista dei suoi libri si chiama Kathy Reichs, una cosa simpatica che sapevamo già, ma questa è la prima volta che viene detto esplicitamente. E i fans di Brennan si sono ribattezzati brennaniti. Lei è stata ospite anche a The View, noto programma televisivo con varie presentatrici tra cui Rosie O’Donnell (David c’è stato spesso).
Continua pure l’annosa controversia “l’agente federale dei libri è non è Booth?”.
Lui e Brennan come sempre smentiscono, lei sta con qualcuno ma non è Booth. Già, ma questo non c’entra molto con il libro, vi pare?
Normalmente, prima di essere pubblicato, un libro deve seguire un certo iter e se Brennan frequenta Sully solo da un mese è impossibile che abbia avuto la possibilità di inserircelo. Quindi l’agente dell’FBI con cui Kathy Reichs si ritrova su un sedile posteriore nel finale del romanzo non può essere ispirato a Sully.
A Booth quella scena è piaciuta. Stranamente, Brennan è stupita che lui abbia avuto il tempo di leggere il suo romanzo. “Se tu hai avuto il tempo di scriverlo, io ho avuto il tempo di leggerlo“, ribatte Booth e questo solletica la mia immaginazione. Lo vedo, sul divano di casa, oppure forse a letto, a leggere con l’espressione attenta, probabilmente ridacchiando qualche volta, nel riconoscere qualcosa di tipico di lei. E… per esempio… cosa gli suscitano le scene erotiche che Brennan mette nei suoi libri? Lo spingono a pensare a lei in maniera inappropriata? A porsi delle domande? Magari a fantasticare?
Per contro, Cam non leggerà il libro di Brennan. In una scena molto carina con Jack, gli rivela di non amare i romanzi gialli, considerato il lavoro che fa, e preferisce leggere storie erotiche, dove lui “è un artista che sa piangere e fare l’amore come un animale“.
Mmm… Riesco a condividere il suo punto di vista.
Posso anche aggiungere che a quanto pare la storia di Angela e Jack va alla grande. Fanno sesso e ridono e gli unici problemi si presentano quando devono ordinare la colazione a letto. Niente male davvero.
E… oh, sì, a Booth piace il cioccolato con il caramello. E Brennan lo ritiene insolitamente alto… (la mia amica Roberta dice che è per via delle spalle larghe che lo fanno sembrare molto più imponente del suo metro e 85).<

Guarda chi si rivede

Riappare Chris Conner, nel ruolo di Oliver Laurier, lo stalker già visto nel pilot della serie.
Ottimo tocco di continuità.

La canzone

Molto bella “Fault Line” dei Black Rebel Motorcycle Club, nella scena degli arresti.

La scena

Helen, la editor di Brennan si presenta al Jeffersonian e dice a Brennan che può anche smettere di lavorarci, grazie al successo dei romanzi. “Questo è il mio vero amore“, obbietta Brennan.
Sai, conosco un terapista che potrebbe aiutarti“, ribatte Helen.
Arriva Booth e Helen ammicca. Ora capisce da dove nascono le piccole scene sconce del libro di Brennan. Ovviamente Booth e Brennan negano.
Ok“, commenta Helen. “Devi proprio permettermi di darti il numero di quel terapista, cara“.
Amen.

La battuta

Jack: “Hai idea di quanto sia stretto il retto di un topo?”.
Angela: “Ti prego, dimmi che tu non lo sai“.

Il mio parere

Questo episodio è abbastanza faticoso da guardare, per me. La presenza di Sully mi disturba. E l’ultima scena mi ha ricordato un’altra scena che mi ha sempre fatto molto male, quella che chiude un celebre episodio di “Angel”, in cui Cordelia si precipita tra le braccia del principe di Pylea davanti agli occhi di Angel.
Insomma, attendo tempi migliori. La puntata in sè ha i suoi pregi, ma rivoglio i due partners che conoscevo. Uniti, in sintonia. Ho fiducia che Hanson me li restituirà e che questo periodo difficoltoso acquisterà un senso sulla grande distanza. Almeno spero.

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