L’episodio ai Raggi X

Backstage

Prima apparizione nella serie per John Francis Daley, nel ruolo di Lance Sweets, per il momento solo guest star ricorrente. Solo a metà stagione diventerà poi un membro fisso del cast.

Il caso

In una zona isolata viene rinvenuto il cadavere di un agricoltore biologico, letteralmente cotto. Presto Booth e Brennan scopriranno che non si tratta della sola vittima…

I protagonisti: particolari, dinamiche, evoluzione

Di per sé questo non è un episodio particolarmente memorabile, ma c’è un particolare che lo rende una piccola pietra miliare della serie, dato che segna l’entrata in scena di Lance Sweets, il giovane psicologo dell’FBI, che da questo momento poi farà parte integrante del cast e soprattutto sarà spettatore privilegiato del rapporto tra Booth e Brennan.
Abbiamo da subito alcune informazioni su di lui: ha 22 anni (sebbene Booth insista che ne dodici), un dottorato in psicologia conseguito all’università della Pennsylvania e ha pubblicato una tesi sugli effetti dello stress da lavoro.
E’ stato assegnato come terapista a Booth e Brennan perché l’FBI sta valutando la possibilità di separarli e di affiancare Brennan ad un altro agente. Dopotutto Booth ha arrestato il padre della sua partner e dovrà presto o tardi testimoniare contro di lui in tribunale, per cui c’è la possibilità che nella coppia si creino delle tensioni… Booth e Brennan, va detto, non si dimostrano granché collaborativi. Lei mette subito in chiaro di non dare credito alla psicoterapia, mentre lui fa di tutto per intimidire il giovane psicologo, sbeffeggiandolo proprio per l’età.
Il buon Lance tiene duro.
Assegna loro dei questionari da compilare e rimarca il fatto che può separarli, se vuole.
Dei questionari non ci viene detto molto nel dettaglio. Sappiamo solo di una misteriosa domanda numero 7 a cui Booth ha risposto “dalle 12 alle 15 volte al giorno e adesso penso di aver frainteso la domanda”, mentre per scoprire che deduzioni ne tragga Sweets dobbiamo aspettare la fine della puntata.

Nel frattempo l’episodio scorre senza troppi scossoni, offrendo varie scenette divertenti tra Booth e Brennan ma non molto più: abbiamo discussioni sulle dimensioni dei genitali degli alligatori, sui peti e la fornicazione e via di questo passo. Piacevoli, però ordinaria amministrazione per chi segue abitualmente il telefilm.
Si sottolinea anche un paio di volte il fatto che Booth e Brennan non litigano, ma bisticciano. In particolare, abbiamo Angela che assiste ad un loro battibecco in auto e chiede se si comportino sempre così, quando sono insieme. Rispondono all’unisono, lui asserendo di no, lei di sì. E Angela commenta: “E’ piuttosto sexy”. Altra scena carina, ma un tantino ovvia. Lo sappiamo da un pezzo che Booth e Brennan sono sexy quando si accapigliano e che Angela ha l’occhio lungo…

Da rilevare c’è anche qualche informazione personale su Booth sparsa qua e là.
Il sabato sera in cui inizia l’episodio aveva in programma di assistere ad una partita di hockey.
A scuola in genere non copiava, tranne che forse in algebra.
E andava ad appartarsi con le ragazze nel campo di golf locale: portava la tale Mary Ann Milano alla buca numero nove, una trappola di sabbia. Lei aveva i capelli lunghi fino ai fianchi e…
Ti pentirai di aver raccontato la sua storia…”, lo avverte Cam. Eh, eh, a me però sarebbe piaciuto sapere dove Booth sarebbe andato a parare…
Ah, Booth ci fa anche sapere che il suo pene sta benone, il che può essere considerata una notizia degna di nota, da certi punti di vista.

Per il resto non c’è molto altro: le indagini che si dipanano tra agricoltura biologica e vicende di corna e qualche siparietto di Jack e Zack in laboratorio, sino al finale, che rappresenta probabilmente la scena migliore, almeno per la sottoscritta.
Si tratta di un’ennesima seduta nell’ufficio di Sweets, che non comincia bene.
Ad un commento di Sweets sul caso appena risolto, Brennan ritiene che il giovane stia criticando l’umanità di Booth e sbotta in malo modo, arrabbiandosi in modo abbastanza insolito per lei.
Lungi dallo scomporsi, Sweets le chiede se lei sia sempre così protettiva nei confronti del proprio collega e se anche Booth si comporti allo stesso modo. Lei risponde che proteggersi a vicenda fa parte dell’essere partner. Sweets dice poi che dai questionari emerge che loro due sono molto uniti e si completano e che è chiaro che sono legati da una profonda connessione emotiva. Non li separerà, lavoreranno sui conflitti nascosti. Naturalmente, in tutto ciò, sia Booth che Brennan si mettono subito sulla difensiva e dichiarano di essere solo partner. Anzi, aggiunge Booth, se non ci fossero più omicidi, probabilmente neanche si frequenterebbero… Calma, ragazzo, non strafare.
Al massimo prenderebbero un caffè.
Ecco, bravo, fai marcia indietro.
Brennan replica che no, forse non prenderebbero nemmeno quello. E Booth, povero, si preoccupa. Ma come? Neanche un caffè berrebbe con lui?
Beh, se non ci fossero omicidi, loro non si sarebbero neanche incontrati, gli ricorda Brennan. Booth allora le specifica di aver detto “non più omicidi”, non assenza di omicidi da sempre. Brennan comprende e annuisce. Allora sì, un caffè potrebbero berlo.
Devo scriverlo che fanno assolutamente tenerezza o si intuisce al volo?
Assomigliano a due goffi adolescenti che si lanciano occhiate furtive.
La scena poi diventa perfetta grazie alla presenza di Sweets. Guardate l’espressione con cui li osserva. Giurerei che sia la stessa che abbiamo noi davanti allo schermo.
Sweets è uno di noi, gente.

Guarda chi si rivede

Nel ruolo della moglie di una delle vittime dell’episodio appare Denise Crosby, nipote del leggendario Bing Crosby, ben nota agli amanti di Star Trek, per essere stata Tasha Yar nella serie della Next Generation, ed interprete comunque di molti film e serie varie. Inoltre, nel ruolo di uno stalker, c’è anche Scoot McNairy, che ha recitato con David Boreanaz nel film “Mr Fix-it”.

La scena

Lo ribadisco, tutte quelle (tre) che mettono a confronto Booth, Brennan e Sweets. Questo terzetto è magico da subito.

La battuta

Jack: “Beh, ciao, mia esotica principessa”.
Cam: “Un saluto affascinante quanto inappropriato, dottor Hodgins”.
Zack: “Credo che stia parlando all’insetto”.
Cam: “Beh, ora mi sento.. rifiutata”.

Il mio parere

Puntata godibile, piuttosto ben fatta sul piano del caso, in cui il tema ecologico (a cui Bones, data la presenza di Emily Deschanel, è sempre molto sensibile) si intreccia con la classica trama di tradimenti famigliari, sino a una risoluzione in cui si dimostra pietà per il colpevole. Lance Sweets insaporisce il tutto. Un personaggio, il suo, che ha molto diviso il pubblico: alcuni lo hanno visto come usurpatore del ruolo di Zack e non hanno voluto trovarlo simpatico. Personalmente l’ho amato da subito e trovo che abbia aggiunto molto alla serie. Ma non precorriamo i tempi. Questo è solo l’inizio…

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