Trama & commenti

Il titolo la dice lunga: Il ‘lui’ nella ‘lei’.
Due hippies, mezzi fatti e mezzi stralunati, stanno pescando su un molo quando la loro attenzione viene attirata da una lattina galleggiante, con attaccati dei resti umani.
Sulla scena del crimine vengono chiamati Booth e Bones, che devono interrompere una fin troppo tranquilla (quasi noiosa, dato che nessuno parla) seduta con Sweets. I due raggiungono Cam e Vincent Nigel Murray sulla scena del crimine.
Ma chi è Vincent Nigel Murray? Leggendo le sides scopriamo che si è laureato a Princeton con lode, ma che Brennan si ostina a chiamarlo “Signor Nigel Murray”
Scopriamo anche che ha da poco passato i vent’anni (Booth, un po’ come con Sweets, si rifiuta di chiamarlo “Signor”) e che è un candidato per diventare un antropologo forense a tempo pieno per il Jeffersonian.
Altro piccolo indizio: nelle prime scene di questo personaggio, quando Booth e Brennan lo incontrano, capiamo che i tre già si conoscono, anche se approssimativamente (Vincent saluta Booth e Brennan dicendo “Hey, Dr. Brennan, hey, tizio dell’FBI”).

Tornando al caso, i resti vengono tolti dall’acqua in cui sono stati trovati e portati al Jeffersonian, dove vengono analizzati da Cam e da Vincent. I resti appartenevano ad una donna, che però aveva subito interventi di chirurgia plastica. Li interrompe Hodgins, che li informa che i resti sono rimasti sempre nella stessa zona, da quando sono caduti in acqua fino a quando sono stati ritrovati.
La freddezza con cui Hodgins interagisce con Vincent fa pensare che tra i due non corra buon sangue.

Nel frattempo, l’FBI riesce, dagli impianti al seno ritrovati sul cadavere, a risalire all’identità della vittima: Patricia Ludmuller.
Le sides compiono un salto di dieci pagine, e ritroviamo Booth, Brennan e Sweets in un locale pubblico (forse il Diner?) mentre parlano del caso.
Gli investigatori hanno scoperto che la donna, in realtà, una volta era un uomo. Non hanno ancora scoperto, però, l’identità di quest’uomo.

Il movente dell’omicidio (e quindi anche il suo assassino) potrebbero avere a che fare con questa identità precedente al cambio di sesso.
Booth e Brennan procedono quindi con le indagini, che li portano ad approfondire la vita della vittima Patricia Ludmuller, un “pastore” di una chiesa indipendente.
I membri di questa chiesa adoravano Patricia; uno in particolare, tale JP, attira le attenzioni di Booth.
In una scena simile a quella già vista in 3×01 The Widow’s son in the Windshield, troviamo Booth nella stanza interrogatori con JP, collegato via audio con Angela che, nella stanza accanto, lo assiste analizzando alcune foto e fornendogli spunti per l’interrogatorio.
Scopriamo che JP si era innamorato di Patricia, e che, anche se scoperto il suo passato, non poteva fare a meno di amarla. JP si era legato a Patricia perché lo aveva aiuto a risolvere alcuni problemi con sua moglie.

Altro salto nelle sides: siamo ora al Jeffersonian, con Angela, Hodgins e Vincent che scoprono l’identità “maschile” di Patricia: Patrick Stephenson, un reverendo scomparso anni prima in Thailandia mentre cercava si costruire una missione.
Altro piccolo particolare: Patrick Stephenson aveva una moglie ed un figlio.
Booth e Brennan si recano a interrogare Cecilia, la vedova di Patrick. Cecilia ha continuato l’opera del marito ed ha portato avanti il lavoro della sua chiesa. Il figlio della coppia invece, Ryan, sembra essersi allontanato dalla chiesa e dalla famiglia.
Con l’aiuto di Sweets, Booth e Brennan rintracciano Ryan. Booth lo interroga e scopriamo che il ragazzo nutre disprezzo verso omosessuali e prostitute. Booth in un primo momento sospetta di lui, ma poi si ricrede.
Le sides si chiudono con la rivelazione dell’assassino. In un’unica pagina, scopriamo che Patricia/Patrick è stato uccisa/o da Rita Gratton, moglie di JP che, stanca di dover sopportare le debolezze del marito, non poteva sopportare il fatto che egli si fosse innamorato di Patricia.

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