Recensioni

Recensioni
  • Carino il coinvolgimento di tutti quanti, in fondo ognuno resta se stesso anche se appare sotto una luce diversa.
    (lathika)

  • Mi ha fatto piacere rivedere lo Zack modello prima stagione, mi ha messo un po’ di nostalgia ed è stato divertente vedere tutti gli altri in ruoli differenti dai soliti.
    (Romi10)
  • L’episodio è sì per la maggior parte AU, ma in un certo senso era reale.
    Perché rappresenta i desideri più profondi di Brennan, ed è sicuramente la cosa più vicino alla realtà che lei abbia mai sperimentato con Booth in quel senso. Ha messo i suoi desideri nero su bianco. Ha desiderato di stare tra le braccia di Booth, di sentirsi dire che lui l’amava, di condividere i momenti di ogni giorno con lui.
    E anche se l’amore per lei rappresenta un fardello, la fa volare.
    (Anna86)

  • People say, you only live once. But people are as wrong about that as they are about everything”.
    E’ la voce di Jack che parla, è la mente di Bones che formula il pensiero. Jack, che nell’episodio gioca il ruolo di uno scrittore e che sembra raccontare anche questa storia, fino alla fine, fino a quando capiamo che questa è una storia raccontata in prima persona da chi la sta sognando, da chi la sta vivendo.
    Sono parole di Bones, lei pensa che non si viva una volta sola. L’ha sperimentato su se stessa. Ha vissuto, fino a 15 anni, una vita felice, cullata dal calore familiare. Ha vissuto poi una nuova vita, un periodo buio e tragico che l’ha segnata profondamente. Ha conosciuto Seeley Booth, e insieme a lui ha iniziato a vivere, ancora una volta. E, ancora, il suo compagno di vita si ritrova appeso ad un filo e lei si chiede come sarà la sua vita da quel momento in poi.
    (Kew08)

  • Anche se preme DELETE. Cancella le parole che ha scritto, non quello che tiene dentro al cuore.
    L’amore non si cancella con un click sulla tastiera.
    (Anna86)
  • Penso comunque che il vero momento catartico di Brennan sia proprio in questo episodio (da qui the beginning…) Prima non era conscia… come diceva Gordon Gordon… Ora invece è tutta un’altra storia…
    (temperance vany)
  • Quello che secondo me è emerso è che ha voglia di una risposta.
    Secondo me ha passato quei 4 giorni di coma sulla sedia accanto a lui, scrivendo i suoi pensieri e condividendoli con lui.
    E’ pronta per una risposta, non le basta più solo “scrivere” di certe emozioni.
    Ma ha anche paura … chi non l’avrebbe?
    La consapevolezza di un amore arriva quando meno te lo aspetti e nel modo più inatteso … e ora che forse è pronta, c’è una nuova difficoltà. Booth non si sveglia, Booth è in coma.
    Cancella per paura? Perché vuole aspettarlo? Secondo me cancella per entrambi i motivi, perché solo lui ha la forza di cancellare via tutte le sue paure, non il Booth che ha di fronte a sé in questo momento.
    E il fatto che poi, al suo risveglio, lui dica “Who are you?” è un ulteriore abbandono per lei.
    Ma non dimentichiamoci che la particolarità di questa realtà alternativa sta nel fatto che è un insieme di due menti e di due cuori … che hanno dimostrato di essere una mente sola e un cuore solo.
    Fortissimamente, questa è una cosa che desiderano entrambi.
    (Cris.Tag)
  • Il commento di Hanson sulle due menti (e cuori) che si incontrano é molto poetico secondo me, come dite voi la stessa poesia di Hero in the hold dove lei vede i fantasmi di lui.
    E oltre che poetico anche spiritualmente interessante. Profondo. Molto simbolico. Bellissimo.
    (Ales2004)
  • Quello che è ironico in tutto questo è che mentre Brennan cerca come sempre di sfuggire alle sue paure cancellando quello che ha scritto sul suo PC, si ritrova a dover affrontare una paura ben più grande e subdola, quella di aver in un certo senso perso Booth e tutto quello che hanno costruito assieme.
    (lathika)
  • Dopo la domada “who are you” fa un certo effetto vederla che si allontana leggermente vero? Non so voi ma davvero l’ho sentito quasi io il dolore nella sua reazione…
    (nico robin 93)
  • La scena finale.
    Lei, piena di sollievo e di felicità, e credo anche di voglia di provare a esprimere ciò che prova.
    Lui, ancora confuso, stordito, che pensa a quel sogno, che sembrava così reale. Ma non lo era, dice, triste lei.
    Ma non c’è da essere tristi. Quel sogno può diventare realtà, ed essere infinitamente più bello.
    Anche se lui, alla fine, le chiede chi sia.
    La riconoscerà. Si riconosceranno, insieme.
    Non si vive una volta sola.
    (Kew08)
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