Recensioni

  • Episodio meno frivolo di quanto pensassi persino dalla baraonda bellezza stereotipata del Jersey Shore posso ricavare una riflessione sulla non omologazione della sfortunata vittima, morta per una maglietta sostanzialmente, uno scambio accidentale d’identità.
    (symi)

  • Bren nella sua versione di antropologa allo studio della “tribù dei Guido” l’ho amata follemente.
    (-Julia-)
  • Bren che si lancia nella Haka dei maori per contrastare lo sbruffone sulla pista da ballo … mi sono sbellicata dalle risate!
    (Chris.Tag)
  • Testosterone a mille quando the “Terror” spinge Bren e Booth diventa altro che Alpha Male: non avresti dovuto provocare l’agente Booth, “he should be very male”
    (Chris.Tag)

  • Fischer, come sempre, nonostante il suo tentativo di non essere depresso e l’aver dormito per oltre un mese, con tutti che gli dicono di non sbadigliare, mi diverte sempre, e Cam è dolcissima quando gli suggerisce di guardare il lato positivo della vita perché è giunto alla stessa conclusione di Brennan solo “45 minuti dopo la miglior antropologa forense al mondo”.
    (omelette73)
  • La questione gravidanza di Angela è molto tenera e non vedo l’ora che Hodgins lo dica a tutti, perché secondo me si accorgerà che già lo sanno!
    (omelette73)
  • Sweets ha l’impressione che tutto corra troppa velocemente (tra Booth e Hannah), come volessero bruciare le tappe della loro relazione, e forse, psicologicamente parlando, ha senso, perché il concetto è che sono due persone adrenaliniche che vivono intensamente ciò che hanno… fino a che ce l’hanno. Capito il messaggio subliminale? NON DURA!
    (omelette73)
  • Due puntate, due scene a letto. Disturbante, ma anche significativo, perché mi pare abbastanza chiaro che questi due oltre al letto condividono poco. Gli altri due, quelli che amiamo, condividono tutto a parte il letto. E questa puntata ne è una prova in ogni suo momento, mi pare.
    (Kew08)
  • Se in 6×02 con le sue argomentazioni Brennan ha negato a se stessa la possibilità d’amare, è l’emergere di nuovo della sua incapacità e della sua indegnità, in 6×03 ci viene mostrato come la negazione non si estenda all’altro, perché, quando si tratta dell’altro, la “cura” predomina su tutto. L’amore di Brennan non è egoistico, ossia, non è possessivo. Capisce che il “cuore di leone” è stanco, sa che all’origine di questa situazione è lei e, per la donna intelligente qual è, non entra nel contenzioso della colpa. Gli sta vicina nell’unica maniera possibile, in silenzio e con discrezione. Lo ama al di là di ogni tornaconto e di ogni aspettativa.
    (sella)
  • Il fatto che Hannah si rivolga a lei per scegliere un regalo parla da sé ed è solo un’altra conferma di quel che dicevo all’inizio. Le parole di Bones, invece, ancora una volta mi han dato la sensazione e il timore che possa essere Hannah a porre fine alla relazione… Lei decisamente, a differenza di quanto dicevo per Bones, mi sembra il tipo che mette se stessa prima dell’altro, in una relazione.
    (Kew08)
  • Bren che chiede ad Hannah se è davvero convinta di andare a convivere con Booth è davvero heartcrushing … le sue congratulazioni sono sincere, è felice se lui è felice, anche se è evidente che ci soffre.
    (Chris.Tag)
  • Quando le fanno notare (ad Hannah) che ha poco bagaglio This is everything you own in the world? lei risponde It’s the life I choose.
    La vita che ha scelto è racchiusa in pochi bagagli. Tutta una vita? A me pare una che non ha nessuna intenzione di mettere radici. Per lo stesso motivo dice I prefer the term nomad.
    (Chris.Tag)
  • L’inquadratura nel momento in cui Hannah e Brennan dicono “You’re welcome” contemporaneamente è perfetta. L’angolazione della telecamera, alle spalle di Booth, rende in immagine il concetto alla base dell’episodio: Hannah è fra Booth e Brennan e in qualche modo è al posto che spetta a Brennan, dice quello che dovrebbe dire lei, vive di fatto la felicità che spetterebbe a lei.
    Fa male ma il risvolto narrativo è appassionante, emozionante.
    (Dreamhunter)
  • Posso dire di aver iniziato a rivedere il vecchio Booth e quel suo inconfondibile sguardo, quel suo modo di guardare Bones….
    (-Julia-)
  • Questo Booth, quello che condivide la casa con Hannah, è un uomo che si è detto “visto che tutto ciò in cui credevo non ha funzionato e non mi ha portato alla felicità, allora cambio completamente strada”, ma questo rinnegare se stessi e la propria natura non funziona troppo a lungo, perché i nodi vengono comunque al pettine prima o poi e si finisce per inseguire il vero amore fino alla porta e chiedergli “ci vediamo domani?”
    (omelette73)
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