E’ tempo di nuovi arrivi nel settimo episodio della settima stagione di Bones.
L’episodio si apre con una bambina che ha paura di andare in bagno perché pensa possano essere nascosti mostri nella toilette. A rassicurarla è il suo papà, il quale le dice che “non c’è nessun motivo di aver paura”..Beh, diciamo che qualcuno ce ne sarebbe! I resti di un uomo, un condannato evaso di prigione, vengono ritrovati in due diversi condotti fognari e sarà compito del Jeffersonian scoprire cosa gli sia accaduto. Brennan e Booth si lanciano così nell’indagine, nonostante gli invani sforzi di Booth che cerca di convincere Brennan a delegare il caso a qualcun altro, essendo ormai lei al nono mese di gravidanza e prossima al parto. (Così tanto che persino una sospettata ad un certo punto esclamerà: “cosa ci fa lei qui? Sembra sul momento di partorire.” ) Ma il crime-solving duo non si darà per vinto e si metterà alla ricerca del colpevole …E non solo di quello! Gran parte della puntata ruota infatti anche intorno alla ricerca di un luogo adatto alla nascita della figlia di BB. Ma, come sappiamo, Booth e Brennan non sarebbero loro se riuscissero ad accordarsi subito su qualcosa. Booth, da un lato, uomo di fede, ci tiene che la bambina nasca in un luogo sterile e pulito, come un ospedale cattolico, mentre Brennan, usando il suo solito approccio razionale, non perde l’occasione di ricordargli quanto questi luoghi siano meno sicuri e sterili di una casa, luogo verso il quale propende. (Si metterà persino ad analizzare le superfici di un ospedale che andrà a visitare con Booth con tanto di torcia e luminol!). La situazione però prende una svolta non prevista e entrambi dovranno presto rinunciare a ciò che vogliono perché Brennan, convinta di star sperimentando solo un “fenomeno di contrazioni di Braxton-Hicks che va avanti da più o meno un mese”, si ritrova in travaglio nel bel mezzo dell’indagine. Ad averla vinta, tuttavia, sarà in un certo senso Booth perché gli eventi successivi avranno un qualcosa di biblico..Nel senso letterale del termine. Durante il tragitto in macchina verso l’ospedale, Brennan dice – o faremmo meglio a dire “ordina” – a Booth di fermarsi all’istante perché non ce la farà mai ad aspettare di percorrere 15 km prima di partorire. Il povero Booth si vede costretto ad accostare per chiedere ad un albergatore una stanza nella quale Brennan possa partorire, ma potete ben immaginare la risposta. (Questa storia non vi sembra di averla già sentita? Esatto..) I due finiranno sul retro dell’hotel, in una piccola stalla, dove finalmente il lieto evento potrà avere luogo. Ma non preoccupatevi se la storia vi sembra troppo assurda o surreale per il momento: è certamente vero che questa puntata si distingua per il suo lato comedy piuttosto che drama, ed è anche vero che i riferimenti biblici ci sono e sono voluti (Quante persone dopotutto hanno scherzato sull’”immacolata concezione” del finale della sesta stagione?), ma non per questo la nascita della piccola Christine (Aww, sì, Christine come la mamma di Bones!) verrà sminuita.
La scena del parto è infatti una delle scene più toccanti e meglio recitate della storia di Booth e Brennan e ad essa sono dedicati i dieci minuti finali dell’episodio, nei quali Booth – da premuroso papà e compagno – farà nascere la sua piccola. (Piccolo spoiler: “Guardaci, siamo una famiglia” saranno queste le parole pronunciate da Brennan nel momento in cui Booth le darà in braccio la piccolina per la prima volta.)
Ma le sorprese non sono finite: quando BB porteranno la bimba a casa, troveranno lì tutti i loro amici ad attenderli per festeggiare; ad attenderli ci sarà anche un tenerissimo striscione dalle parole “Welcome Stapes!” ovvero “Benvenuta Staffa”, l’osso più piccolo del corpo umano. (Non è una cosa adorabile?)
La puntata si concluderà sulle note di “How Bad We Need Each Other” e un brindisi per Christine Angela. Sì, Christine Angela è il nome scelto per la mini-Bones, in onore non solo della madre di Brennan, ma anche di Angela Montenegro.

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