Il team, da poco riunito, indaga sulla morte di uno spietato avvocato divorzistra, il cui corpo è stato dato alle fiamme sotto un cavalcavia di un ponte. La vittima viene descritta dai colleghi, dai conoscenti e dalla moglie come un uomo che avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di vincere una causa, pur di raggiungere il suo obbiettivo, procurandosi così innumerevoli nemici.
I primi indizzi li portano a sospettare della moglie. Ma dietro il consiglio di quest’ultima controllano la lista dei clienti e parlano con una coppia che improvvisamente aveva incontrato la vittima per chiedergli di annullare il divorzio, fornendo come giustificazione il fatto che si ammassero ancora e che fossere in attesa del loro primo figlio. Questo compiace Booth dato che concorda con la sua tesi secondo la quale nel matrimonio si debbano superare gli ostacoli insieme, ma lascia scettica Brennan che non crede ai coniugi.
Infatti il nostro duo ha alcuni problemi con il recuperare la loro quotidianità persa nei tre mesi di assenza di Brennan. Il caso non fa altro che accentuare le loro divergenze portandoli ad uno scontro verbale molto acceso: Booth si sente messo da parte nonostante la conpagna e la figlia siano tornate, e Brennan tende sempre di più a mantenere la sua indipendenza.
Intanto l’indagine continua, grazie a un documento rimesso insieme da Angela nel tratacarte dell’ufficio dell’avvocato, si scopre una clausola del contratto matrimoniale della vittima e della moglie, ovvero in caso di adulterio il conuige avrebbe perso tutti i diritti sul patrimonio; Angela ricompone anche una foto di quest’ultima a letto con l’assistente che ha cercato di distruggere i documenti che le incriminavano.
A caso risolto, che ci crediate o no, sono proprio Sweets e Finn ( il tirocinante di turno ) a spingere Brennan a risolvere le sue controversie con Booth: le fanno notare che forse dovrebbe accettare che la sua felicità è legata a quella di Booth e Christine più di quanto lei stessa pensi.

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