Recensione 9×20

Bones, episodio 9×20: è più importante la legge o il principio?

Bones è una sorta di anomalia nel panorama televisivo, con l’eccezione di Zack Addy (interpretato da Eric Millegan), compianto squint uscito dal cast alla fine della terza stagione, va infatti in onda da ben 9 anni sulla FOX avendo mantenuto tutti i suoi attori principali e continuando a mostrare come la chimica tra i vari personaggi/attori sia fondamentale per il successo di una serie televisiva.
Nonostante, infatti, non sia sempre stato trattato con i guanti bianchi dal network (solo in questa stagione il telefilm ha subito ben tre spostamenti di programmazione nel giro di pochi mesi) Bones continua ad essere uno degli show di maggior successo della rete, che fatica a trovare un programma che dimostri di poterlo sostituire.
Non per nulla Bones è stato già rinnovato per una decima stagione.

Ecco spiegato il gioco di parole del titolo originale

Questo ventesimo episodio della nona stagione (intitolato 9×20 “La ragazza nel bosco” in italiano) nasconde un gioco di parole nel titolo originale “The High in the Low”: high in inglese ha infatti diversi significati ed in questo caso si gioca tra ‘being high‘ che significa essere fatti/drogati e high inteso come l’aspetto importante o più nobile [della legge].
Il riferimento, come spesso accade in questa serie, non è solo al caso, ma anche a quanto sta accadendo a Wendell Bray (Michael Grant Terry) che, nel commovente episodio 9×13 “La tomba nell’aiuola” (“The Big in the Philippines”), scopriva di avere una seria forma di tumore con un altissimo tasso di mortalità, ragione per cui il suo ritorno era molto atteso dagli amanti della serie. Gli squintern – così sono stati battezzati dai fan gli stagisti che lavorano al fianco della protagonista, termine che è stato poi adottato anche all’interno della serie – si avvicendano di episodio in episodio regalando spesso cammei di ottima televisione, e questa attesa puntata non ha fatto eccezione.

Il caso della puntata

Si comincia, come Bones ci ha ormai abituato, con il ritrovamento del corpo di quella che poi verrà identificata come Abby Briggs, una giovane affetta da una grave forma di lupus che, grazie ad una prescrizione di marijuana medica era riuscita a tornare a fare una vita pressoché normale, finalmente libera dai costanti dolori causati dalla malattia. Si scoprirà poi che la giovane, che lavorava presso una farmacia autorizzata alla vendita della marijuana per scopi medici, usava il posto per fornire ad alcuni dei clienti della marijuana medica “pura”, ricavata cioè dalle piante che lei stessa aveva cominciato a coltivare nel folto di un bosco. E proprio questa attività la conduce alla morte quando la giovane si scontra con un universitario, spacciatore di marijuana per profitto, che aveva venduto il prodotto all’insaputa della giovane per scopi “ricreativi”, e la aggredisce dopo l’accusa che la sua marijuana per uso medico non aveva fatto effetto sui suoi clienti.

Chiamato a lavorare a fianco di Brennan (Emily Deschanel), Wendell torna al Jeffersonian e viene colpito in prima persona dal caso al punto che decide di rivelare per primo al suo amico Jack Hodgins (TJ Thyne) che anche lui sta facendo uso della sostanza dietro prescrizione medica, per alleviare gli effetti della pesante cura chemioterapica che sta subendo.
Inizialmente Wendell teme la rivelazione di questo segreto ai suoi amici/colleghi, per paura che possano pensare che l’uso della sostanza comprometta le sue capacità sul lavoro, tanto che – dopo averne parlato con Hodgins e aver comunque ricevuto il suo beneplacito – inizialmente mente a Brennan, per poi tornare sui suoi passi e confessare anche a lei la verità.
Le parole di Brennan “signor Bray, siamo scienziati, fortunatamente non siamo governati da un’isteria alimentata dall’ignoranza. Sta combattendo per la sua vita. […] Di fatto penso che lei sia un esempio per tutti noi,” sono la spinta necessaria per rivelare la verità anche a Cam (Tamara Taylor), la cui reazione però non è quella che Wendell si attendeva.

La decisione di Cam

Pur assicurata che il giovane non stia consumando la marijuana sul posto di lavoro, la donna si vede comunque costretta a licenziarlo.
Le leggi in Virginia sono infatti chiare, sebbene l’uso medico della sostanza sia consentito, il consumo della marijuana resta comunque illegale, ed in sede di dibattimento, sapere che uno degli scienziati che hanno manipolato le prove fa uso di una sostanza legale, anche se consentito per uso medico, può irrimediabilmente compromettere ogni caso in cui Wendell si dovesse trovare coinvolto ad indagare, non lasciando altra scelta a Cam che prendere così questa difficile decisione.

Non è la prima volta che gli autori fanno fare al personaggio della Saroyan, per così dire, la parte della “cattiva”. In realtà dietro molte delle sue scelte si cela un’ottima scrittura del personaggio che si deve districare tra le responsabilità della sua posizione lavorativa e l’affetto che prova nei confronti delle persone con cui lavora ogni giorno e che fanno, di fatto, parte della sua famiglia, incarnando un po’ la rappresentazione di quell’aspetto nobile e giusto della legge a cui si fa cenno nel titolo dell’episodio. Non solo Cam si vede infatti costretta a mandare via Wendell, ma si trova anche a dover affrontare la rabbia e la riprovazione per la decisione presa, sia da parte di Jack e Angela che – sorprendentemente – di Brennan.

La reazione di Booth

Wendell non ha così altra scelta che lasciare il Jeffersonian decidendo comunque di condividere quanto accaduto con Booth (David Boreanaz) per conoscere la sua opinione a riguardo.
Booth, fin dai tempi di Zack, non è mai stato molto a suo agio con gli squintern, ma Wendell è sempre stato la sua eccezione, poiché condividono molte passioni ed hanno molto in comune, tanto che – proprio Booth – è una delle persone che più spinge il giovane a combattere e non lasciarsi vincere dalla malattia nel momento in cui gli viene diagnosticata.
Essendo quindi legati da un rapporto quasi fraterno, è proprio a Booth che Wendell si rivolge quando Cam lo licenzia.
In questo caso l’uomo è però combattuto tra il suo ruolo di agente federale – che non lo avrebbe fatto agire diversamente da Cam – e quello dell’amico, che gli fa ammettere con Wendell che non è giusto che lui paghi per il fatto di star cercando di curarsi.
Ovviamente, come spesso viene dimostrato in questa serie, quando qualcosa colpisce uno del team, gli altri si uniscono per trovare una soluzione. La vicenda di Wendell si conclude infatti felicemente quando Booth e Brennan, presentandosi a casa dello squintern, gli rivelano di aver trovato una soluzione al suo problema grazie a Caroline Julian (Patricia Belcher), la quale suggerisce loro che il Jeffersonian può riassumere Wendell come consulente e, fin tanto che lui non toccherà fisicamente le prove di un caso, potrà aiutare comunque Brennan nella risoluzione degli omicidi, fornendo comunque il suo aiuto professionale.
Wendell rientra così al Jeffersonian accolto a braccia aperte dalla stessa Cam.

Spoiler per il finale dell’episodio

Ma l’episodio non si conclude con la risoluzione del caso e della situazione di Wendell.

Dai recenti spoiler rilasciati nei principali siti di televisione americani, è infatti evidente come gli autori stiano spianando la strada al finale di stagione, che proprio in questi giorni la troupe, capitanata dalla regia di David Boreanaz, ha cominciato a girare.
Si sa infatti che molte cose cambieranno nella serie a partire dalla prossima stagione a “causa” di una importante promozione che sembra finalmente attendere Booth dietro l’angolo. L’uomo, proprio nelle immagini finali di questa puntata, è infatti impegnato in un esame sia fisico che attitudinale che gli agenti del FBI devono passare per poter rimanere in servizio.

Fino a quel momento Booth si era accontentato di un risultato che lo poneva al 90° percentile – comunque notevole per un agente – ma proprio grazie all’insistenza di Brennan, che lo spinge ad andare oltre ai suoi limiti aiutandolo con test specifici, raggiunge il 97° percentile.
La sua carriera, dopo anni di stallo (…il che è un po’ incredibile se si pensa alla quantità di casi che ha risolto insieme a Brennan…), sembra prenderà quindi una nuova direzione.

Non resta a questo punto che attendere il finale della nona stagione (9×24 “Il cadavere in poltrona”) per scoprire quale sarà questa direzione.

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