Dean Lopata: la differenza tra “cancellato” e “giunto al termine”

Dean Lopata, ex sceneggiatore e produttore di Bones

Dean Lopata è stato uno degli autori più apprezzati di Bones che ha scritto episodi come The gamer in the grease, The warrior in the wuss, The friend in need e The heiress in the hill. In questa lettera d’amore a Bones (ed ai suoi fan) spiega quale sia, secondo lui, la differenza tra una serie cancellata ed una giunta alla sua naturale conclusione e nel farlo ci parla un po’ di se stesso e della sua personale esperienza nello show.

Ecco perché penso vi sia una differenza tra “cancellato” e “giunto al termine”.

Ho lavorato in Bones per cinque stagioni e mezzo. Sono arrivato a metà della quarta, dopo lo sciopero. Era il secondo show in cui lavoravo come autore. Il primo era stato Kitchen Confidential – iniziato lo stesso anno di Bones – tre di noi sono finiti in Bones: Karine Rosenthal è arrivata direttamente nella stagione 2, John Francis Daley quella successiva ed io, come ho detto, a metà della quarta.

Tra la fine di Kitchen Confidential e l’arrivo in Bones sono stato sul punto di cominciare diversi progetti che però non sono andati in porto. Poi è arrivato lo sciopero. Partecipavo ai picchetti dalle 7 alle 8:30 di mattina, poi andavo al lavoro tutto il giorno e nel mezzo di tutto questo sono stato colpito da ben tre malattie. Se non stavo scioperando o lavorando, ero nello studio di qualche dottore – cosa che non è gratis. Lo dico perché le persone per cui lavoravo durante il giorno non credevano che andassi dal dottore – pensavano che cercassi lavoro presso qualche show – anche se c’era uno sciopero e non c’erano show in cui chiedere di lavorare. Questa cosa ovviamente ha aggiunto un certo carico di stress alla mia malattia, creandomi ulteriori problemi.

Poi un giorno magico ho ricevuta una telefonata dal mio agente che mi disse che qualcuno di nome Hart Hanson aveva letto qualcosa di mio e gli era piaciuto molto. Stavano cercando un autore per Bones e volevano incontrarmi. Ho conosciuto così Hart e Stephen Nathan in uno dei migliori colloqui di lavoro della mia vita. Mi sono davvero rilassato, ho risposto alle loro domande, li ho fatti ridere e ci siamo lasciati in ottimi rapporti. Ho cominciato a lavorare lì 3 mesi dopo – e questa non è un’iperbole – quando avevo 23 dollari in banca e 25.000 dollari di debiti medici. Ho dovuto chiedere dei soldi in prestito ad un amico per pagarmi l’affitto fino a che non avessi ricevuto il primo stipendio.

Ho lavorato lì dalla stagione 4 alla 9. Quando eravamo nello hiatus tra la stagione 4 e la 5, scrivevo il mio secondo copione e mi riprendevo da un’operazione al cuore, ho ricevuto una telefonata dal mio agente – lo show forse non sarebbe tornato per l’anno successivo. Ero di nuovo a zero. Abitavo nel mio appartamento ad affitto bloccato con il mio cane, Otis. Ma non si sa come lo show è stato rinnovato ed è andata avanti così per ogni stagione – eravamo sempre in bilico, eccetto che tra la stagione 5 e 6. Quell’anno sono andato in vacanza. Ogni volta Hart chiedeva che gli facessero sapere con un po’ di anticipo cosa sarebbe successo, in modo da darci l’opportunità di chiudere come si deve – per i Boneheads.

Nel caso qualcuno se lo stesse domandando, grazie al supporto di tutti per lo show sono riuscito a migliorare il mio stato di salute, ho coperto i miei debiti e ho rimesso la mia carriera sui giusti binari. Forse per sempre.

Quando lavoravo a Kitchen Confidential, andando sul set  (dove ora girano New Girl) passavamo davanti al set di Head Cases. Le porte erano aperte – era stato cancellato. Erano le 8 di mattina. Quando siamo tornati negli uffici la notizia era arrivata alla stampa e avevamo la conferma, Head Cases era stato cancellato. Sono durati una stagione. Per me quello significa essere cancellati. Poi sono andato a lavorare per Jeff Rake durante la seconda stagione di Mysteries of Laura. Lui aveva lavorato per Bones prima di me, poi per Head Cases. Con Mysteries of Laura ci avevano detto che molto probabilmente la serie sarebbe stata rinnovata per una terza stagione. Il venerdì sera prima degli upfront della NBC ho ricevuto una telefonata dal mio agente che mi ha detto che una fonte certa gli aveva assicurato che lo show sarebbe stato rinnovato – “è andata,” sono state le sue esatte parole. Gli autori hanno ricevuto una mail il sabato alle 3 del pomeriggio da Jeff che diceva che era finita. La stagione precedente si era chiusa con un gigantesco cliffhanger. E noi tutti, eccetto un autore, abbiamo dovuto cominciare a cercare un altro impiego a stagione ormai avanzata. Ovviamente i nostri agenti ci avevano comunque messo sul mercato prima, ma nessuno vuole davvero fare un colloquio per una posizione di ripiego e – come ho detto – era quasi certo che lo show sarebbe stato rinnovato.

Di nuovo a Bones:

Questa è la differenza tra “cancellato” e “giunto al termine”. E per me è una grossa differenza. Forse per i blogger ed i frequentatori di Twitter sarà divertente fare commenti sarcastici e parlare alle spalle, ma mentre ci approcciamo a questo nuovo mondo, io penso ancora che i fatti contino qualcosa. Io credo che quando riporti una notizia, e se hai un minimo di credibilità, dovresti provare a dire le cose come stanno. Il titolo di uno show non è legato solo alla faccia di un attore. Non è solo lo Studio o la rete o il canale che lo manda in onda. Esiste un’orda senza volto che nutre i propri figli grazie a questi show. Gli autori, il cast, i registi, la troupe, la post produzione, chi si occupa degli effetti sonori, lo studio, la rete, la pubblicità, il marketing, gli effetti speciali… tutte queste persone – quando sei in uno show che dura tanto a lungo diventano una famiglia – e tutti dopo cercano lavoro o si trasferiscono o vanno a lavorare per un altra serie. Fortunatamente tutti loro hanno goduto almeno per una stagione di un certo successo, poi gli è stato detto che quella successiva sarebbe stata l’ultima. Auguro a tutti il meglio e spero di avere l’opportunità di lavorare ancora con loro un giorno. E se mai dovessi essere così fortunato da avere un mio show che arrivi a 12 stagioni per poi essere “cancellato”, sarei onorato di avere il cast e la troupe di Bones con me.

Ecco la differenza.

 

Spero che tutti i Boneheads guardino questa stagione di Bones e possano apprezzare il duro lavoro che ognuno avrà fatto per dare alla serie una degna chiusura.

Fonte: Tumblr

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