Episodio 6×21 The Signs in the Silence

Se in Bones amate gli episodi pieni di momenti di vere emozioni ed intensità, quelle puntate che hanno la capacità di toccare determinati argomenti e il cuore di chi le guarda con la sua inconfondibile delicatezza, allora il 6×21, The Signs in the Silence (I segni nel silenzio), sarà uno di quelli che aspetterete con ansia di vedere.
La puntata avrà come protagonista una prova vivente, una ragazzina di circa quindici anni, muta ed in grado di esprimersi solo attraverso il linguaggio dei segni.
Nelle prime scene della puntata la ragazzina viene ritrovata per strada da un poliziotto, all’interno di una scatola coperta da stracci. E’ ricoperta di sangue e stringe tra le mani un lungo coltello, naturalmente non comprende quello che il poliziotto le intima di fare e non risponde.

Nel frattempo, al Diner, il nostro amato duo sta facendo colazione insieme e si confronta per prendere una decisione come ogni perfetta coppietta

BRENNAN
Che ne dici di un’enciclopedia? O un microscopio?
BOOTH
Hodgins e Angela stanno avendo un bambino, non uno studente laureando. Cosa pensi di un animale di peluche?
BRENNAN
Come potrebbe essere di beneficio al bambino?
BOOTH
Bones, stiamo parlando di un bambino il cui principale passatempo sarà quello di farsi cacca nei pantaloni.

Il toto regalo però verrà probabilmente interrotto perché richiamati dal nuovo, strano caso. Vista la particolarità del ritrovamento si penserà al Jeffersonian al fine di effettuare le analisi per riuscire a capire l’identità della ragazza e la sua provenienza, come anche l’origine della grande quantità di sangue che le è stata ritrovata addosso. Ma siccome la prova respira ed è presumibilmente minorenne, entreranno in gioco un giudice, un’assistente sociale e la nostra amatissima Caroline Julian.

GIUDICE HOWELL
E’ in ritardo, signora Julian.
CAROLINE
Mi dispiace, Giudice.
GIUDICE HOWELL
Ha richiesto un’udienza urgente al di fuori della corte prima di colazione, mi aspetto che sia puntuale, signora Julian.
CAROLINE
Le ho portato un muffin, Vostro Onore.

Mentre si recano sulla piattaforma forense:

CAROLINE
Dottoressa Brennan e Agente Speciale Seeley Booth, questo è il Giudice Sydney Howell.
BRENNAN
Lei è la ragazzina?

E vediamo per la prima volta la ragazza, nominata Jane Doe, in buone condizioni dopo la scena iniziale. Ha uno sguardo furioso ed è accompagnata da Grace Meacham, un’assistente sociale.

(…)

GIUDICE HOWELL
E non sapete chi lei sia, quanti anni abbia o da dove venga?
CAROLINE
Questa è la ragione per cui abbiamo bisogno della dottoressa Brennan per esaminarla. Lei è la migliore antropologa forense della città.
BRENNAN
Del paese.
GRACE MEACHAM
I Servizi della Protezione dei Bambini ritengono che Jane Doe sia una minore. Sono stata incaricata di rappresentare i suoi interessi finché non sarà trovata la famiglia. Vorrei richiedere che nessun test venisse eseguito fino a quel momento.
BRENNAN
Ha fatto un’ipotesi di età basandosi su cosa?
GRACE MEACHAM
La guardi.
BRENNAN
Lei è una scienziata?
GRACE MEAHAM
No. Sono un avvocato, ma…
BRENNAN
… allora concordiamo sul fatto che io non espongo opzioni legali se lei non pretende di essere una scienziata.

Naturalmente ne nascerà un vero e proprio dibattito tra le parti per cosa sia giusto o sbagliato fare nei confronti di questa ragazzina e della potenziale vittima a cui apparteneva il sangue ritrovato.

GIUDICE HOWELL
Signora Julian, il team del Jeffersonian ha il permesso di eseguire tutti i test necessari per determinare chi sia questa giovane donna, così da poter essere in grado di trovare la vittima. La signora Meacham supervisionerà le vostre azioni e riporterà qualsiasi irregolarità a me. Visto come è stato facile?
BRENNAN
Conosce il linguaggio dei segni? Perché avremo bisogno di comunicare con lei.
GRACE MEACHAM
Sì. Ma finora non mi ha risposto.
GIUDICE HOWELL
Continui a provare. Ci aggiorniamo. Quel muffin, signora Julian?

E inizieranno così le analisi di laboratorio su una terrorizzata Jane Doe che però, nel corso della puntata, imparerà ad avere fiducia nel team di scienziati che le mostreranno tutto il rispetto e la cura che merita. I primi rilievi condurranno le indagini al riconoscimento della ragazza, all’identificazione della sua famiglia d’origine e alla vittima a cui apparteneva il sangue.

BOOTH
Ha solo 15 anni. Perché non avete denunciato la scomparsa di vostra figlia?
MIKE SHENFIELD
E’ scappata altre volte in passato. Ma è sempre tornata. Non sapevamo più cosa fare.

Denise sembra stia per piangere. Prende la mano di Mike.

DENISE SHENFIELD
Lei ha figli, Agente Booth?
BOOTH
Sì. Un maschio. Ma cosa c’entra questo?
DENISE SHENFIELD
Allora sa quanto si possa amare un figlio. Ricordo quando ho partorito. Era un angelo. Ma quando è cresciuta… non riuscivamo più a gestirla.
MIKE SHENFIELD
Abbiamo pensato che magari era perché si sentiva frustrata per essere nata con un deficit e tutto il resto. (…) E siete sicuri che sia stata Amy a uccidere quell’uomo?
BOOTH
Sì, signore. Siamo sicuri. Il suo nome era Duval Price. Lo conoscevate?
MIKE SHENFIELD
Duval? No. Non conosciamo nessuno a D.C.

Insomma, due genitori amorevoli e pressoché preoccupati per la loro figlia, in apparenza. Ma qualcosa non quadra e poche scene dopo li ritroviamo nella sala interrogatori con Booth e Sweets.

BOOTH
Questa è una copia del certificato di nascita che avete fornito. E’ un falso.
DENISE SHENFIELD
Amy è nostra.
MIKE SHENFIELD
Non dire niente, Denise.
SWEETS
La dottoressa Brennan ha determinato che gli abusi sono iniziati all’età di tre anni, il che significa che era al sicuro prima di allora. Come è finita a vivere con voi?
BOOTH
Chi era Duval Price? Non era solo una persona qualunque, giusto?
(…)
DENISE SHENFIELD
Era problematica. Abbiamo provato tutto. Noi l’amavamo.
BOOTH
Amore? E lo dimostravate picchiandola?

E nonostante la mancata collaborazione degli pseudo genitori della ragazzina, il caso viene risolto portando alla luce una storia piena di sofferenze e abusi perpetrati dal padre nel corso degli anni, la fuga della ragazza e il suo seguente rapimento da parte della vittima, Duval Price, che si rivelerà essere stato complice dei genitori di Amy, che lo avevano ingaggiato per evitare che la ragazza raccontasse a qualcuno le violenze subite. Il tutto ci verrà raccontato in una scena sicuramente toccante tra Brennan e la ragazzina che, finalmente, con ritrovata fiducia nel prossimo, si aprirà e inizierà a raccontare, tramite Grace Meacham, l’assistente sociale, quanto successo.

Amy trattiene le lacrime.

GRACE MEACHAM
“Mi stava per legare. Ho cercato di scappare. Ho preso il coltello dal bancone, solo per spaventarlo. Ma mi ha presa e siamo caduti a terra. Ha alzato la mano per colpirmi… mi stava per colpire… così io…”

E piange.

BRENNAN
Stavi proteggendo te stessa, Amy.

Continua a fare segni.

GRACE MEACHAM
“… Ma ho ucciso un uomo… mi dispiace così tanto…”

Finita qui? Di certo no! Una elemento importantissimo rimane ancora irrisolto.

BRENNAN
Loro non sono i tuoi veri genitori, Amy. Crediamo che tua sia stata rapita da bambina. Prima di stare con loro nessuno ti ha fatto del male.

Amy non può crederci. Fa dei segni.

GRACE MEACHAM
“Allora cosa mi succederà? Chi sono?”
BRENNAN
Lo scoprirò. Lo scopriremo. Insieme.

Brennan prende le mani di Amy e la ragazza scoppia a piangere.

Certamente una storia tristissima quella di Amy che, come già dalle side si intuisce, toccherà nel profondo i nostri protagonisti (grazie anche ai parallelismi con le loro storie personali) e noi spettatori. Ma di momenti intensi ce ne saranno tanti altri perché, nonostante la risoluzione del caso, da questo momento in poi, come abbiamo letto poco sopra, ripartirà una nuova indagine che, grazie all’impegno di tutto il team, potrebbe permettere di dare una nuova vita a questa ragazza e, sicuramente, ci regalerà scene a dir poco toccanti.

SWEETS
Il Database delle Persone Scomparse non ci è di grande aiuto senza sapere dove sei nata e cresciuta.

Amy fa dei segni.

GRACE MEACHAM
“Non lo so. Non ricordo niente prima di loro.”
SWEETS
E’ difficile, lo so, specialmente perché hai avuto così tanti anni difficili.
BRENNAN
Mi ci è voluto molto tempo per essere in grado di ricordare quando ero bambina. Perché non mi fidavo dei ricordi felici. Non potevo crederci, non con la vita che stavo vivendo nel sistema degli affidamenti.

Amy fa i segni.

GRACE MEACHAM
“Come hai fatto a ricordare?”
BRENNAN
Alcune immagini semplicemente non volevano andare via. Chiudevo gli occhi di notte e vedevo una donna, mia madre, con me sul suo grembo. Stavamo facendo un picnic sulla spiaggia. Mi stava tagliando un grande pezzo di torta al cioccolato e stavamo ridendo…

E’ difficile per Brennan proseguire.

SWEETS
Ricordare quei momenti può provocare una situazione difficile, peggio se si pensa di non poter essere mai più tanto felici. Ma se vedi una possibilità, se hai un po’ di speranza… riesci a realizzare che quei momenti sono reali.

Amy è colpita e dopo un attimo fa dei segni.

GRACE MEACHAM
“Un coniglio. Ricordo un piccolo coniglio di peluche. Ci dormivo sempre.”

E’ una cosa molto emozionante per lei.

SWEETS
Qualcos’altro?

Amy scuote la testa.

BRENNAN
Ricordi dove giocavi? Che aspetto avevano i luoghi? Gli alberi? Se possiamo localizzare dove hai vissuto…

Ma Amy scuote solo la testa, fa i segni frustrata.

GRACE MEACHAM
“Non ricordo niente. Solo il mio coniglio. Questo è tutto.”

Rimangono seduti in silenzio per un momento. Poi:

BRENNAN
Allora vorrei avere il permesso di estrarre uno dei tuoi denti del giudizio.

E forse sarà proprio grazie a quel dente che avremo modo di assistere ad un’altra scena davvero toccante nel finale di questo, diciamolo, splendido episodio.

BRENNAN
Sembrano così felici.

Samantha raggiunge Brennan con Grace. Fa dei segni.

GRACE MEACHAM
“Sono abbastanza carina? Gli piacerò?”

Brennan è commossa.

BRENNAN
Sei bellissima.
HUGH WINSLOW
Scusatemi. Siamo i Winslow.

Si girano per vedere i genitori di Samantha, più vecchi rispetto alla foto. Gli occhi si incontrano, ma nessuno fa la prima mossa. Tutti sono troppo nervosi ed emozionati.

HUGH WINSLOW
(incredulo) Oh mio Dio…

Infine Celia fa dei segni e parla.

CELIA WINSLOW
Non abbiamo mai perso la speranza, tesoro. Abbiamo sempre saputo che ti avremmo ritrovata.

Samantha è sopraffatta. Fa un paio di passi verso di loro.

HUGH WINSLOW
Ci sei mancata così tanto.

Celia fruga nella sua borsa ed estrae un coniglio di peluche, quello della bambina scomparsa della foto.

CELIA WINSLOW
Lo ricordi…?

Samantha inizia a piangere. Prende il suo coniglio e lo stringe al viso, poi guarda i suoi genitori. I ricordi cominciano a riaffiorare. Loro fanno un passo incerto verso di lei che gli si butta tra le braccia. Mentre si stringono, Booth e Brennan si allontanano per lasciare loro un po’ di privacy.

E dopo un episodio così, chissà che tipo di emozione ci aspetterà nel finale che, come sappiamo, è solitamente riservato alle riflessioni dei nostri amati protagonisti.
Non vediamo l’ora di scoprirlo.

A cura di: Chemistry

4 Commenti

  1. vivi85

    Non vedo l ora di vedere questo episodio già leggendolo mi sono emozionata..

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  2. Sara

    Credo che alla fine Brennan concorderà con Booth che forse per Baby Hodgela sarà meglio un animale di peluche…….anzi ne sono quasi certa!

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  3. Elisa

    Non vedo l’ora….

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  4. Anna Maria

    m sa che il regalo sarà un coniglietto di peluche!!! bello questo episodio…e poi mi ha fatto ridere il giudice col muffin!!! ho “visto” la scena e la faccia di Caroline!!! ahahahah

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