Esclusivo: il “making of” dell’infografica di Bones 200!

Ieri vi abbiamo mostrato la splendida infografica “Bones 200 episodes to die for” che riassume visivamente tutti i numeri di 10 stagioni del nostro telefilm preferito.
Adesso, come promesso, vi riveleremo una speciale sorpresa!

Se siete curiosi di sapere come nasce un’idea come questa, abbiamo per voi un’esclusiva che vi porterà dietro le quinte di questo ambizioso progetto, nato dalla mente della FOX USA e realizzato da un gruppo di fan della serie proveniente da Stati Uniti, Taiwan, Brasile, Australia, Cina ed, ebbene sì, Italia
Tutto è cominciato con un tweet il 25 giugno di quest’anno da parte di @FoxSpecOps3 un utente di Twitter che sapevamo lavorasse per l’ufficio marketing della della Fox e che spesso condivideva su Twitter materiale video riguardante Bones, una persona con cui mi era capitato di avere sporadiche conversazioni sulla serie, ma che non potevo certo dire di conoscere.

Poi è arrivato il famigerato messaggio:

Ovvero: “Sareste interessate ad un progetto? Comporta guardare Bones.
Poche parole, rivolte ad un gruppo di ragazze con le quali, negli anni, ho condiviso l’avventura di Bones, persone che ho imparato a conoscere online, pur non avendole mai incontrate personalmente.

Far parte di un fandom su Twitter è una cosa piuttosto divertente, se uno decide di lasciare fuori dalla finestra drammi e pettegolezzi, ed in 10 anni di Bones, le occasioni per imparare a conoscere le persone con cui sono stata a contatto quasi giornalmente non sono mai mancate, l’esperienza fatta poi al San Diego Comic-Con (sono ormai cinque anni che vado all’evento) e la vista sul set di Bones mi hanno permesso di incontrare molte delle persone che prima conoscevo solo virtualmente e di costruirmi, in un certo senso, una sorta di “reputazione” sul social. Chiunque frequenti il mondo virtuale sa che l’impressione che di te si formano persone che potresti, la maggior parte delle volte, non incontrare mai nella vita reale, finisce per portarti ottime occasioni o brucianti delusioni, a seconda di dove viri questa percezione: personalmente, e nel caso di @FoxSpecOps3, questa reputazione ha finito per portare un’inaspettata sorpresa.

Devo dire che, inizialmente, ho approcciato la proposta con una certa dose di prudenza: non conoscevo l’identità della persona che si celava dietro l’account e non ero nemmeno sicura che fosse una cosa seria, fino al momento in cui @FoxSpecOps3 non ci ha dato un virtuale appuntamento in una chat creata appositamente per discutere la sua idea.
In sostanza ci veniva proposto di partecipare ad un immenso progetto finalizzato alla promozione del duecentesimo episodio della serie (10×10 The 200th in the 10th).
@FoxSpecOps3 ha inizialmente avvicinato noi 6 parlandoci dell’idea di usare l’infografica per riassumere una lunga serie di dati raccolti in 10 anni e 200 puntate del telefilm. Dividendo le stagioni ed assegnandone una ad ogni persona, il nostro compito era quello di prendere nota di una serie di dati relativi alle vittime, gli assassini, le fasi dell’indagine sia al FBI che al Laboratorio, alle scene d’azione, alla relazione tra Booth e Brennan, a quella tra Angela ed Hodgins e al resto del cast e tutte quelle altre curiosità che vedete oggi nel progetto finale e che è stato ufficialmente presentato in vista del 200° episodio che andrà in onda negli States la prossima settimana.
Si trattava, quindi, di riguardare tutti gli episodi assegnati e prendere nota di questa lunga serie di dati che, in seguito, sarebbero stati trasformati nell’infografica che oggi potete vedere.
Va ovviamente detto che, una volta che ci è stato spiegato in cosa consisteva il lavoro, (perché credetemi, è stato un vero e proprio lavoro!) non abbiamo impiegato molto ad accettare il compito, e non senza una certa dose di entusiasmo.
Personalmente trovo davvero intelligente il modo in cui la Fox ha approcciato e gestito il progetto: in primo luogo per l’idea in sé, decisamente ambiziosa ma esaltante; in secondo luogo per il fatto che abbia deciso di coinvolgere alcuni fan nella realizzazione, evitando così di impiegare il suo personale in qualcosa che gli avrebbe tolto molto tempo e facendo sentire noi, in una piccola misura, parte della storia di una serie che seguiamo e amiamo da moltissimo tempo.

Appurata la nostra entusiastica reazione, abbiamo deciso, di comune accordo, di aumentare i membri della famiglia, coinvolgendo nel progetto altre persone, fino a diventare un totale di 11 partecipanti. Da parte mia ho trascinato con me @Xtine_78, @peppernights e, ovviamente, il boss @beabelli. Oltre a loro si sono unite al gruppo anche Lin @april30lin (da Taiwan, che alcuni di voi conosceranno come l’artista che ha creato le action figures di Bones) e Nicole @chtyaqi, persone che ho avuto il piacere di conoscere di persona grazie al SDCC.

Project

Disegno a cura di @april30lin

La squadra era ormai al completo ed i lavori sono cominciati a luglio del 2014,  con consegna prevista a settembre, dopo che @FoxSpecOps3 ci ha assegnato il nome di Squint Squad 200. Tra lunghe ore di lavoro, proposte, risate e lunghe chat siamo orgogliosamente arrivate alla fine del progetto con @FoxSpecOps3 che ci guidava e ci teneva aggiornate con particolari che non facevano che deliziarci e rendere meno arduo il nostro compito, come la reazione della Writers’ room di Bones (il gruppo degli sceneggiatori) e dei produttori della serie quando gli è stato mostrato il risultato finale, a cui è seguito un criptico tweet di Emily Silver (una delle autrici) che, ovviamente, solo noi, all’epoca, potevamo capire.

Ovvero: “Il dipartimento marketing della Fox ci sta mostrando i suoi fantastici piani per il 200mo di Bones!! Si prospettano grandi cose per voi! #Bones”

Una parte molto divertente del dietro le quinte si è svolta durante il San Diego Comic-Con di quest’anno, dopo che @FoxSpecOps3 ci ha annunciato la sua presenza all’evento e la possibilità di conoscerci ed incontrarci di persona.
Come ogni anno, l’attesa per vedere il panel di Bones è molto lunga così, insieme ad un folto gruppo di fan che ormai ho il piacere di frequentare da quando sono andata la prima volta all’evento nel 2010, ci siamo messe in fila dal tardo pomeriggio del giorno precedente al panel per essere tra i primi ad entrare nella Ballroom 20 il giorno dopo, passando la notte tutte insieme tra sacchi a pelo, panini, chiacchiere e tentativi di schiacciare ogni tanto un pisolino.
La mattina dopo, prima dell’inizio del panel, vengo contattata via Twitter da @FoxSpecOps3 che mi dice di volermi consegnare qualcosa per le ragazze che erano in fila con me e per tutto il resto della Squint Squad 200 che non era presente al SDCC: la missione segreta consisteva nel cercare all’interno della Ballroom 20 delle persone che indossassero una maglietta ed un badge particolare – di cui mi è stata inviata la foto – dare una parola d’ordine e ritirare un fantomatico pacchetto.
Ora, descrivervi la folla immane che riempie la Ballroom 20 del Convention Center di San Diego in occasione del SDCC non è impresa facile, vi basti pensare che ha più di 4000 posti a sedere e che nel momento in cui finisce un panel e ne comincia un altro, il viavai di persone che entrano ed escono è indescrivibile. Cercare qualcuno in quella situazione, nonostante indicazioni piuttosto precise, è stato come trovare il famigerato ago nel pagliaio e proprio quando pensavo che non sarei riuscita nell’intento, ecco apparire i miei obiettivi. Approcciarli e sussurrare la parola d’ordine concordata è stato insieme divertente e piuttosto ridicolo e, dopo essermi fermata qualche momento a parlare con loro, mi è stato consegnato un pacchetto con magliette targate Fox per tutte le ragazze che avevano passato la nottata fuori in attesa dell’inizio del panel e poster di Bones per tutti, compresi i membri della Squint Squad 200 a cui sono stati ovviamente recapitati via posta.
Altrettanto soddisfacente e divertente è stato sapere che, quando il progetto è stato presentato alla writer room di Bones, gli autori sono rimasti talmente colpiti dal lavoro, che hanno dichiarato che lo avrebbero usato come base statistica per scrivere i successivi episodi della serie.
Una vera e propria avventura, che ci ha coinvolte per molti mesi e ci ha fatto sentire davvero parte di qualcosa di grande.

E sono certa che queste parole non valgano solo per me, ma anche per le mie compagne di cammino con cui ho condiviso questa esperienza ed alle quali lascio la parola:

@beabelli
“Ho sempre sostenuto che il fandom potesse essere una preziosa risorsa per le reti televisive. Nel 2010 ci avevo persino scritto una tesi di laurea al riguardo, portando come esempio quelle iniziative che, nel nostro piccolo, la nostra community era riuscita a portare a termine insieme ai broadcaster italiani. Per carità, roba di poco conto che noi, negli anni, abbiamo vissuto come piccoli grandi traguardi, ma che, in retrospettiva, non si possono non leggere come la prova di un grande potenziale, fondamentalmente inutilizzato.
Poi è arrivata la Fox. Non quella italiana, quella americana. E questo colosso dell’industria televisiva, di sua iniziativa, è andata online a cercare i fan, quelli più appassionati, a prescindere dalla loro nazionalità, e ha chiesto loro di aiutare a realizzare un progetto che sarebbe diventato parte ufficiale della storia del telefilm. Quale vero fan avrebbe potuto rifiutare?
Ed è stata una vittoria per tutti: il marketing che ha avuto il suo bel progetto realizzato quasi a costo zero, i fan che hanno avuto l’opportunità di sentirsi parte di qualcosa più grande di loro, lo staff della produzione che ha ricevuto un regalo bellissimo e tutto il pubblico che potrà usufruire dello splendido risultato finale, frutto della vera passione.
Grazie a @FoxSpecialOps3 per l’iniziativa, grazie a @omelette73 per averci a sua volta coinvolte e grazie a tutte le ragazze che hanno partecipato.
L’unico rimpianto? Non aver potuto dedicare più tempo a questa splendida iniziativa.”

@Xtine_78
Dice il saggio: l’agente segreto è un membro di una organizzazione segreta che non esiste. Ecco, questo è lo spirito con il quale ho affrontato questa sfida, eravamo un gruppo che non esisteva e che, pubblicamente, usava un linguaggio in codice. Persino Hodgins sarebbe rimasto sorpreso delle nostre doti!
Perché ho accettato? Perché stiamo parlando di Bones e di uno dei traguardi che pochi show possono dire di aver raggiunto. Questa serie mi ha dato tantissimo in questi dieci anni ed era giunto il momento che anche io facessi qualcosa in cambio.  E poi, voglio dire … un progetto che comporta guardare Bones? E’ stata una fatica piacevole!

@peppernights
È stato davvero un onore per me, poter far parte di un progetto come questo.
È stato come aggiungere un altro tassello al puzzle delle esperienze che Bones mi ha permesso di fare negli anni.
La collaborazione tra fandom e network è qualcosa che in Italia praticamente non esiste, se non in rari casi, quindi essere parte di un progetto di questa portata, per giunta riguardante il mio telefilm preferito è stato incredibile. Avere aggiornamenti in diretta chat è stato come far parte di una piccola società segreta! Un’occasione imperdibile e quasi certamente irripetibile. Inoltre mi sento di ringraziare le altre ragazze che hanno condiviso questa esperienza con me, il Bones fandom è come una famiglia e anche questo progetto mi ha ricordato che insieme si possono anche superare le difficoltà, perché non c’è niente di meglio del lavoro di squadra.
Ah, un’ultima cosa: l’aver incontrato e salutato la persona che si cela dietro @FoxspecialOps3, ha reso la mia prima volta al SDCC ancora più surreale e incredibile. Lo rifarei mille volte!

3 Commenti

  1. antobetty

    Complimenti a tutti voi e alla Fox x questo regalo che vi ha fatto(ci ha fatto)xrchè. cmq riguarda tutti noi fan(Bones in questi 10 anni mi ha dato tantissimo e sembrerà strano o esagerato ma mi ha aiutato anche a superare momenti particolari e difficili della mia vita)e grazie a voi che mi avete accolto nel gruppo siete una famiglia di amici fantastica e grandiosa x tutto il lavoro e l impegno con cui li fate….grazie a bones e a voi

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