Siamo giunti al diciassettesimo episodio della stagione di Bones, The Secret in the Service e, secondo Screenspy, ne vedremo delle belle!
In questo episodio, Booth offre la sua esperienza ai Servizi Segreti quando il corpo di un agente viene rinvenuto in un’area in cui, di lì a breve, ci dovrà essere una visita presidenziale. Nel frattempo, Booth scopre non solo che il suo ex collega Brandt Walker (interpretato da Michael Gaston) è riluttante ad accettare il suo aiuto, ma anche che il killer potrebbe avere a che fare con lo stesso Walker. Cercare di trovare l’assassino e proteggere la vita del Presidente non è mai stato così spaventoso.
Pronti a leggere l’articolo con noi?
1) Attenzione all’influenza!
Brennan è costretta a prendersi una vacanza dal Jeffersonian a causa di una brutta influenza, ma questo certo non le impedisce di svolgere il suo lavoro. Ci vuole ben più di qualche linea di febbre, di un misero mal di gola e di un naso arrossato per tenere Bones lontana dal suo ultimo caso, sebbene tutto questo sia fonte di preoccupazione per Booth.
Infatti Bones è talmente determinata a combattere la sua indisposizione che è ben decisa a provare di tutto per ritornare al lavoro, e non rifiuta nemmeno l’aiuto di un guaritore spirituale.
Rimettiti presto, Brennan. E, per favore, smetti di mostrare a chiunque il contenuto del tuo fazzoletto di carta.2) E’ riservato
L’ex intern Colin Fisher (Joel David Moore) è tornato al laboratorio per lavorare al caso, questa settimana, e non dimentica di ricordare a tutti di chiamarlo “dottore”.
Tra l’altro pare che Fisher abbia un nuovo, sciccoso e super segreto incarico governativo che lo porta a “viaggiare sovente e circondato da un sacco di belle donne nubili”. Frase che, ovviamente, spinge gli altri del Jeffersonian a cercare di capire di che lavoro si tratti.
Seriamente parlando, quale persona sotto i sessanta usa ancora la parola “nubile”? E’ come apostrofare una bella donna come un’aggraziata signorina. Non sappiamo se incolpare Fisher o la writing room di questo linguaggio così arcaico, davvero.3) Cosa può esserci di male in un nome?
Davvero molto, come sta per scoprire Booth.
Quando viene scoperto il cadavere di un agente segreto poco prima di una visita del Presidente, Booth si reca dall’ex collega Brandt Walker per offrirgli il suo aiuto, rimanendo del tutto sorpreso quando scopre che i Servizi Segreti sono restii ad affidargli l’incarico a causa della sua lontana parentela con John Wilkes Booth, l’assassino del presidente Lincoln.
Riuscirà Walker a mettere da parte la sua paranoia? La vita del presidente sembra infatti dipendere da questo.4) Tenere duro
In questo episodio, si presenta per Hodgins una rara occasione: quella di lavorare sul campo. Quando alle indagini serve qualcuno per estrarre una prova fondamentale da una posizione pericolosa, Hodgins è un po’ troppo impaziente di offrire il suo aiuto.
Tuttavia, diviene ben presto evidente che il re del laboratorio ha fatto i conti senza l’oste, soprattutto quando un meccanismo di sicurezza si rompe e Hodgins si ritrova nei guai.
Comunque, per quanto tempo Hodgins porterà quella lunga barba? Siamo sicuri che ci sono delle prove incastrate in essa!5) Un finale grandioso
Dato che non abbiamo intenzione di rompere la promessa di non rivelarvi mai troppo sugli episodi, né di scendere troppo nei dettagli relativi al caso, vi diremo solamente perché questo episodio ci è piaciuto molto.
– L’identificazione del killer ci tiene con il fiato sospeso fino alla fine. Lo show ha fatto un grandissimo lavoro nel presentare allo spettatore diversi sospettati, tutti con validi motivi per uccidere quella persona, creando un episodio poliziesco perfetto.
– L’episodio è tutto incentrato sull’azione, che si intensifica nel corso dell’episodio: ne siamo sicuri, i fan di David Boreanaz apprezzeranno molto.
– Cavolo, non possiamo dire altro!
Curiosi? Diteci la vostra! Noi non vediamo l’ora di vedere l’episodio, dato che queste premesse sembrano davvero intriganti!
a cura di: Tizy