Commento agli ascolti dell’Episodio 200 di Bones

Ascolti al minimo storico negli Usa

Lo confesso: quando ho visto i primi risultati, quel micidiale 3.2/5 mi ha lasciato basita.
Ho sperato che mano a mano, fino ai finali, la situazione migliorasse e ancora una volta la fatidica soglia del 1.3 (o tempora, o mores!) venisse recuperata, ma no, niente da fare.

1.2 nel rating 18-49 era e così è rimasto (spettatori 5.480.000).

La mia reazione non nasceva tanto dal problema di come tutto questo venisse a incidere sull’eventuale rinnovo, quanto dal fatto che mi sono sentita dispiaciuta per loro: ho interpretato questo risultato come un disconoscimento nei confronti del loro lavoro, del loro impegno, dell’entusiasmo con cui hanno affrontato la soglia del 200° episodio (10×10 The 200th in the 10th). 

Il mio disappunto è aumentato, quando ho letto tanti giudizi (si è arrivati al punto da definirlo “il peggiore episodio di sempre”) e ho visto la valutazione raggiunta su TV.com: 6.9 [su 10] è un risultato basso, a quanto mi ricordo, mai toccato da Bones in tutti i suoi dieci anni.
Non mi addentro a cercare di decifrare il perché di queste reazioni (forse le mie parole potrebbero essere un pochino “trachant”) nei confronti di quello che, personalmente, considero un vero e proprio gioiellino.

Quello che mi è piaciuto in modo particolare di esso è “l’atmosfera”: Nathan nel scriverlo, gli attori nel recitarlo, ma soprattutto David nel dirigerlo, hanno saputo ricreare quell’atmosfera di eleganza e di raffinatezza propria del cinema di quegli anni, quel certo non so che, che ti faceva sognare dimenticare tante cose, ti consolava, ti incoraggiava a sperare e, quindi, ti permetteva di elaborare un atteggiamento positivo nei confronti della vita. Era un nulla, ma al tempo stesso era tutto. Era la magia del cinema, non per niente negli anni della grande depressione, negli USA le persone barattavano i loro buoni-pasto per poter andare a vedere le “sophisticated comedies”, piene di donne meravigliose e di miliardari, quanto di più lontano dalla vita reale. Ma che volete fare la “cultura dell’ombelico”, detta anche “cultura del piagnisteo”, non era stata ancora inventata. (Per una critica a essa vedi R. Hughes, ed. Adelphi).

Mi fermo qui, sulla questione del rinnovo tornerò più avanti.

Tabella degli ASCOLTI USA

1 Commento

  1. antobetty

    Grazie perche ci tenete informati,non importa cosa dicono gli ascolti(anche se meritano di piu),per me e per tantissimi fan come noi Bones e’ e sara’ sempre il numero uno altrimenti non sarebbero dieci anni che va’ avanti…..forza Bones io e tutti noi siamo con te……grazie al cast e produttori per tutto il lavoro che fanno per noi e grazie a voi amici per tutti gli aggiornamenti e il lavoro che fate per noi

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