Fox: un network, un perchè
Come già spiegato per l’episodio precedente, questo originariamente era il secondo episodio, non il terzo. Ricordatavelo e cercate di guardare questo, subito dopo il pilot.
Il caso
Nestor Olivos, giovane figlio dell’ambasciatrice venezuelana e allievo di un importante scuola privata, viene trovato impiccato ad un albero, in avanzato stato di decomposizione. E’ omicidio o suicidio?
Plot un po’ ingarbugliato, ma i dialoghi sono brillanti, il ritmo fluido.
i PROTAGONISTI: evoluzione, particolari, dinamiche
Essendo questo, come già detto, l’episodio immediatamente successivo al pilot, i parallelismi con quest’ultimo sono evidenti.
Laddove, nel pilot, era Booth a dimostrare scetticismo nei confronti dei metodi razionali e scientifici di Brennan e degli Squints, qui é Brennan a diffidare del modo in cui indaga Booth, istintivo, di “pancia e cuore”. Lei vede tutto sotto una analitica luce antropologica, lui empatizza con le vittime e con i loro parenti, si affida alle proprie impressioni, a ciò che “sente”.
Sei la persona meno obbiettiva che abbia mai incontrato“, gli dice Brennan.
Grazie“, risponde Booth.
Non era un complimento”, puntualizza lei.
Eppure così come Booth era stato costretto ad ammettere che lei é fantastica nel suo lavoro, anche Brennan dovrà ammettere che l’istinto di Booth funziona, che é una sua sorta di dono.
Viene sottolineata una volta di più l’anima old style di Booth, che é infastidito dal fatto di dover indagare in una scuola privata, perché detesta le persone che si credono migliori delle altre. Brennan nota che in effetti esistono persone migliori di altre e Booth la rimprovera di aver detto una cosa molto poco americana. Tutti gli uomini sono uguali.
Ecco, sospetto che il nostro Booth sia un idealista…
Comunque la sua umanità innata appare positiva per Brennan. Lui la spinge a creare una connessione con la madre della vittima, a restituirle una triste verità con gentilezza.
I momenti Booth/Brennan si alternano al calvario personale del giovane Zack (o Z-Man, come lo chiama Angela), che ha problemi di natura personale. La ragazza con cui ha fatto sesso qualche settimana prima non ha più voluto rivederlo ed ora lui realizza di sapere del sesso molto meno di quel che pensava. Come un’anima in pena vaga da un collega all’altro in cerca di consigli pratici. Con risultati poco soddisfacenti.
Inoltre Booth porta Brennan al Wong’s Foo, ristorante cinese dove Sid, il proprietario, sceglie il piatto giusto per il cliente, senza bisogno che questo ordini. Alcuni, sui forum, storsero il naso, scettici, ma altri hanno confermato che esistono posti del genere, dove ti vengono chieste solo eventuali allergie e per il resto ti rimetti nelle mani del ristoratore. Luogo molto carino, a prescindere. Invaso ben presto da tutta la truppa degli Squints. Questo spiega perché, per il resto della stagione, Booth siederà quasi sempre al bancone, l’angolo che ritiene suo e di nessun altro.
In questo episodio vediamo anche l’ufficio di Brennan al Jeffersonian, luminoso e pieno di oggetti etnici e storici
La scena
La madre del ragazzo morto mostra a Brennan il video del giorno in cui, da bambino, gli venne installato l’impianto auricolare che gli avrebbe finalmente permesso di udire.
Ogni madre vuole sapere di aver cresciuto bene il proprio figlio. Di averlo fatto diventare un brav’uomo“, dice la donna mentre le immagini scorrono. “Io non vedrò mai questo. Non lo saprò mai“.
La battuta
Zack: “Quando non sarà troppo occupato, mi stavo chiedendo se potrei porle qualche domanda sulle posizioni sessuali…”.
Booth: “Se solo ci provi, prenderò la mia pistola e ti sparerò in mezzo agli occhi”.
Il mio parere
Un buon secondo episodio che mantiene la promessa del pilot. Mi ha divertita. E ho trovato ben equilibrato il mix tra la leggerezza delle disavventure di Zack e i dialoghi spumeggianti tra Booth e Brennan e il dramma umano della madre della vittima, un personaggio forte e toccante.

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