Il caso

Il ritrovamento di un cadavere in decomposizione sulla spiaggia, conduce Booth e Brennan nel mondo di Jersey Shore…

I protagonisti: particolari, dinamiche, evoluzione

Ok. Booth e Hannah lo fanno. Se non si era capito.
Per la cronaca, lo fanno alle 3 di notte (rincasati tardi… o resistenti?) e in modo, sembrerebbe, non propriamente romantico. Nonché rumoroso. Infatti, dopo che sono crollati esausti tra le lenzuola, Hannah nota che a Washington sono più rumorosi che in Afghanistan. E’ che lì non ci sono bombe a coprire le loro voci, le rammenta Booth.
Mmm… Abbiate pazienza ma mi sorgono spontanei alcuni commenti.
Il primo è logistico: come riuscivano questi due, lui sergente maggiore in zona di combattimento, lei corrispondente di guerra, a darci dentro come ricci tra alberi di fichi e performance da urlo?
Hanno l’aria di essere stati piuttosto in un villaggio vacanze. Ma sul serio i giornalisti e i soldati in Afghanistan hanno tutto questo tempo per divertirsi?
Detto ciò, facevano soltanto quello laggiù? Cioé, questa relazione – seria come un attacco di cuore – su cosa si basa di preciso? Come si è sviluppata nei mesi (quanti?) in cui i due si sono frequentati?
Perché non è che finora questo sia emerso.
Sappiamo che Booth ha salvato Hannah e l’ha arrestata.
Sappiamo che lei è una temeraria, che ama portare problemi.
Sappiamo che l’ha ringraziato in natura per il salvataggio sotto un albero di fichi e che l’ha raggiunto perché le dispiaceva svegliarsi sola.
Ora sappiamo anche che là erano più silenziosi (o le bombe erano più assordanti di loro, dipende).
Che altro?
Ah, sì, Hannah ha sentito tanto parlare di Brennan (da Booth).
Ehm… Di fatto, secondo le informazioni sin qui raccolte, sembrerebbe che questi due in Afghanistan abbiano sostanzialmente fatto sesso e parlato di Brennan.
Proprio una profondissima storia d’amore, in effetti… Di cui in questo episodio emergono i primi limiti.
Ma come, mi direte, proprio in questa puntata che Booth e Hannah vanno addirittura a vivere insieme e tu credi che la loro relazione mostri delle crepe?
Yes. Assolutamente. A volte le tappe classiche in un rapporto sono quelle che ne evidenziano la fragilità. Cosa intendo?
Beh, partiamo per esempio dal modo in cui emerge la convivenza nuova di zecca dei due – presunti – innamorati.
Noi spettatori non veniamo a saperlo attraverso, che so, una cenetta romantica a lume di candela o in un momento di tenerezza, ma per via di una telefonata tutt’altro che intima e coinvolgente: Hannah telefona mentre Booth e Brennan stanno camminando in un momento di lavoro e, dopo un delizioso scambio di saluti a distanza tra lei e Brennan, lui le dice senza troppi giri di parole di trasferire pure le sue cose a casa sua. “Mi casa es su casa”, la esorta. Cavolo, questo è davvero romantico… Persino Brennan, che, diciamolo, non ha mai prestato troppa attenzione a certe situazioni di coppia, esprime perplessità, commentando che ha proposto ad Hannah di trasferirsi da lui in maniera davvero casuale, mentre di solito cose di questo genere sono più laboriose. E si augura che Hannah non si senta sminuita (ma come sei sensibile, Brennan).
Non è che non ne avessimo mai parlato prima, Bones”, taglia corto lui. Ah, sì, Booth? E come ne avevate parlato? Sempre in questi termini, con te che la inviti a vivere insieme come se dovesse essere la tua compagna di stanza al college?
Ragazzo mio, a volte sei stato più appassionato nel proporre una fetta di torta a Brennan…
Un altro segnale sconfortante (per la coppia Booth/Hannah) arriva in una scena successiva in cui Hannah si reca al Jeffersonian, da Brennan perchè vorrebbe regalare qualcosa di personale a Booth per la loro convivenza… e ha bisogno di chiederlo alla partner di lui! Non fraintendetemi, in una storia appena cominciata può essere naturale domandare consigli agli amici o ai parenti del proprio compagno, per essere certi di scegliere il regalo giusto, ma Booth e Hannah si sono conosciuti in un contesto di pericolo che dovrebbe unire molto le persone, anche più in fretta che nella vita normale. Invece loro… Torniamo sempre al punto di partenza: in Afghanistan hanno fatto solo sesso e parlato di Brennan?
Sul regalo, Brennan non ha dubbi e si illumina tutta, al solo pensiero: un telefono, di quelli d’epoca, a disco. Booth ne cerca uno da tanto, ma non ha mai trovato quello giusto. Suo nonno ne ha avuto uno sino a che non è caduto a pezzi e Booth ama la bachelite al tatto, il tic tic tic del disco che gira. Dice che i meccanismi lo rendono umano e che un telefono dovrebbe essere così, indistruttibile e abbastanza pesante da stendere qualcuno…
Guardatela, mentre parla, con gli occhi brillanti e il volto trasfigurato dall’entusiasmo: ricorda per filo e per segno ogni particolare di quel che Booth le ha detto di questo telefono ed è accesa dal piacere di procurargli piacere. Al confronto Hannah sembra un’immagine sbiadita.
E tra le loro intenzioni passa un intero oceano.
Hannah vuole fare un gesto di cortesia. Brennan vuole donare a Booth qualcosa che lo renda felice. E sa cosa potrebbe renderlo tale.
Povera Brennan, così certa di essere la donna sbagliata per lui, quando invece è così ovvio che lo ama già adesso nel modo in cui lui vorrebbe essere amato. E perché non glielo ha mai regalato lei quel telefono? Perché dare questa opportunità ad un’altra, che oltretutto non le darà il giusto valore?
Ah, Brennan, Brennan… Quanto vorrei entrare nello schermo e scuoterti.
Pensate che lo ama talmente tanto da volersi assicurare che Hannah sia seria nei confronti di Booth e non lo faccia soffrire. Le dice che si darà a lei completamente e che sarebbe molto doloroso per lui se non fosse davvero coinvolta dal loro rapporto.
Queste sue parole sono interessanti. Molti fans obbiettano infatti che Booth, in realtà, alle donne non concede mai veramente tutto se stesso (e Hannah ne è a mio avviso l’ennesimo esempio), ma la verità è che Brennan descrive Booth con il metro della propria esperienza personale. E lei è l’unica donna a cui lui ha dato tutto se stesso o quasi, con l’unica riserva forse di tutte le varie che lo frenano almeno quanto Brennan. Lei sa quanto possa essere intenso e profondo e ritiene che lui si comporti così anche con Hannah. Forse rifiuta persino l’idea di essere talmente speciale per Booth, di essere l’unica col potere di avere tutto da lui.
Quando Hannah nota quanto Brennan conosca bene Booth, lei risponde che loro due sono diventati molti uniti. Per forza di cose.
Oh, no, Brennan non è stata una questione di necessità… E’ proprio che volevate stare insieme! Lo volete anche adesso, nonostante vi diate da fare in senso contrario…
In ogni caso Hannah la rassicura: fa sul serio. Ed è contenta che Booth abbia un’amica come lei. E’ fortunato. Un vago sorriso compare sulla bocca di Brennan.
Ed io scuoto la testa…

Anche Sweets è scettico, riguardo alla convivenza tra Booth e Hannah. Va a parlarne con Booth nel suo ufficio, anche se chiaramente lui tenta di glissare l’argomento il più possibile. Ma Sweets lo tallona. Gli rammenta che la sua relazione con Hannah è stata forgiata in un ambiente altamente adrenalinico. Infatti, commenta Booth, è letteralmente a prova di bomba (le ultime parole famose, Booth, le ultime parole famose…). Ora, però, in una realtà più calma, le loro dinamiche sono alterate, insiste Sweets, non vuole che lui si butti in questa cosa troppo in fretta.
Booth, ahinoi, è del tutto impermeabile a questo invito alla prudenza. Racconta a Sweets che Hannah si trasferirà da lui quella sera stessa e che le ha comprato accessori per il bagno e lenzuola nuove. “Quale uomo farebbe qualcosa di così pazzo se non fosse sicuro?”. Non lo so, Booth: tu, per esempio?
Anche se credo che Booth in effetti sia sicuro. Quantomeno lo è di volersi aggrappare ad Hannah come ad un canotto di salvataggio.
Da sottolineare, comunque, che anche gli accessori da bagno e le lenzuola sono, da parte di Booth, gesti di cortesia verso un’ospite, tanto quanto il telefono di Hannah lo è verso chi l’ha invitata.
Il calore di due innamorati che iniziano insieme una nuova vita è del tutto, tristemente assente.
Di fronte a questa determinazione, Sweets si arrende e, non appena Booth scompare nell’ascensore, mormora un afflitto “Oh, cielo”.
Già, Sweets, sono d’accordo.

Prima di AD ARRIVARE al finale, faccio una piccola digressione su Angela e la sua gravidanza: Cam la scopre a mangiucchiare crackers sdraiata sul divanetto del proprio ufficio e, siccome secondo lei nessuno mangia crackers per piacere (ma da quando? Io l’ho sempre fatto…), ne deduce nell’immediato che deve essere incinta. E’ un momento molto tenero e Angela raccomanda a Cam di non far sapere a Jack di averlo capito, perché lui vorrebbe fare un annuncio per tutti a suo tempo (ovvero quando ormai non ci sarà più nessuno a restare sorpreso tranne lui).
Questa parentesi felice si ricollega direttamente all’ultima scena dell’episodio.
Hannah, Brennan, Cam e Angela stanno brindando nell’appartamento di Booth. Le ragazze volevano aiutare Hannah a trasferirsi (ma perché siete tutte tanto amabili con questa donna comparsa dal nulla? La difesa del territorio non esiste più, come le mezze stagioni?), ma hanno scoperto che lei viaggia leggera, con tutta la propria vita raccolta in quattro o cinque valige. Si definisce una nomade.
E’ la vita che ho scelto”, afferma. E farei notare che lo dice al presente, senza magari aggiungere che magari ora le cose cambieranno perché si è innamorata. Mmmm…
Come Angela, che commenta di essere stata anche lei una nomade che viaggiava leggera. Ma che poi, in nome dell’amicizia per Brennan e poi per amore di Jack, si è fermata e ha accettato di rinunciare almeno in parte alla propria indipendenza e al proprio bisogno di libertà. Hannah non pare sulla via di questo cambiamento, nonostante la sbandierata intenzione di fare sul serio con Booth.
E qui mi chiedo: è davvero così simmetrica a Booth come crede Brennan?
Ripenso alla seconda stagione, a quando Angela, a quel tempo, si paragonò anche a Sully, uno dai vasti orizzonti, e fece notare a Booth che lui non era affatto così. Già, Booth non è un nomade, non è uno che viaggia leggero. Eh, no. C’è tutto fuorché leggerezza in lui, in tutti i sensi.
E l’uomo di casa arriva. Sulle prime è spiazzato dal trovarsi l’appartamento invaso da creature femminili. E Hannah è subito preoccupata dalla sua espressione. Oddio, forse non diceva sul serio quando l’ha invitata a vivere con lui?
Ehi, i miei complimenti! Hai proprio un’invidiabile complicità con il tuo uomo, bambina.
Booth esclama no (un lapsus?) e poi si corregge dicendo che sì, diceva sul serio, per carità. Figurarsi. Poi viene fuori che Angela non beve vino e una serie di sguardi allusivi fa capire a Booth che è incinta . In questo punto avrei preso a badilate la faccetta triangolare di Hannah: quel suo lezioso mordicchiarsi un labbro per indurre Booth a indovinare è lezioso al limite. Tanto più che lei non c’entra nulla, praticamente Angela non la conosce, come può – sinceramente – partecipare a questo momento di condivisione tra amici?
Grrr…. Meglio concentrarsi su Booth e il suo tenero abbraccio ad Angela. Le dice che sarà un’ottima mamma. Che carino. Adoro le manifestazioni d’affetto tra lui ed Angela. Sono rare ma sempre dolci.
Alla fine Cam e Angela se ne vanno, resta solo Brennan e c’è un istante di affanno, poi Booth nota il telefono. D’epoca, con un fiocco rosso in cima. Già, perché, come affermato da Brennan, lui l’aveva cercato a lungo senza mai trovare quello giusto, e poi ti arriva Wonder Hannah che… bamm, in un pomeriggio – e sottolino, un pomeriggio!!! – ne scova subito uno perfetto.
Cioé… che donna…
Bisogna comunque ammetterlo, Booth reagisce in maniera adorabile, dimostrando davvero quanto ci tenesse e sfodera una serie dei suoi sorrisi abbaglianti, da riscaldamento globale (nel senso che sciolgono i ghiacciai). E’ tutto pieno di gioia. Gioia che gli ha dato Brennan. Ma di cui Hannah si piglia i ringraziamenti. Cavolo…
A livello di regia, la scena è esemplare. Booth inquadrato da dietro, Hannah davanti a lui e, sullo sfondo, Brennan, separata da entrambi. Booth ringrazia e sia Hannah che Brennan rispondono contemporaneamente “Prego”.
Quello di Hannah è un prego vuoto, di una donna che ha semplicemente regalato un telefono.
Quello di Brennan è sussurrato e pieno di significato, il prego di una donna che ha donato un sorriso magnifico all’uomo che adora. Wow. E scusatemi se è poco…
Ovviamente Booth e Hannah la invitano a restare per cena. Lui potrebbe cucinare i maccheroni al formaggio (ma non erano una ricetta di Brennan?). Altrettanto ovviamente Brennan rifiuta: è la loro prima sera insieme come conviventi, il terzo incomodo deve andarsene. Lei e Booth si vedranno l’indomani. Saluta e lascia la stanza, imboccando il breve corridoio che porta all’uscita.
E qui viene il meglio. Booth la segue, con in mano il fiocco rosso tolto dal telefono.
Se lo sono già detti, ma lui sembra doverlo ripetere. “Ci vediamo domani, Bones”.
C’è una luce strana, nei suoi occhi, morbida. Ha quello che vuole, ora, parrebbe. Una donna che gli ha detto sì, che vive con lui. Però deve sincerarsi che la sua partner ci sarà, domani.
E torna alla mente una sera di quasi un anno prima, quando lui disse la stessa cosa a una Brennan che lo stava abbandonando salendo su un taxi, con lo sguardo già remoto di chi sentiva la necessità di fuggire.
Ci vediamo domani”, lo rassicura Brennan, con un sorriso. E lui resta a guardarla, con il fiocco tra le mani, fino a che la sequenza sfuma su di lei che si chiude la porta alle spalle.
Sì, Booth, Brennan c’è. Ci sarà. Questa volta non se ne andrà.
Ma dovresti chiederti perché hai sentito la necessità di seguirla, di avere questo conforto, invece di rimanere nell’altra stanza con la nuova donna della tua vita…
Oppure non te lo chiedi perché già lo sai?

Guarda chi si rivede

Da segnalare la partecipazione di Antonio Sabato Jr, visto in numerosi telefilm, tra cui Beautiful, Streghe e Lois & Clark. Qui interpreta il ruolo del buttafuori Terror.

La scena

Un corridoio. Il primo piano di una donna pensierosa. La figura di un uomo in camicia bianca che appare sullo sfondo. Lei che si gira, gli occhi di lui che incontrano i suoi. Uno scambio di poche parole. Un fiocco rosso. Una porta che si chiude su un piccolo sorriso.
Forse mi accontento di poco, ma l’ho trovato bellissimo.

La battuta

Brennan (rivolta a Terror che fronteggia Booth): “Non dovrebbe minacciare l’agente Booth. Può comportarsi in maniera molto mascolina”.

Il mio parere

Questo è probabilmente l’episodio che ho preferito finora, in questo inizio di stagione. Ci sono alcune delle scene che ho trovato più belle. Ho percepito tutta l’intensità del sentimento di Brennan per Booth, il dibattersi di Booth tra cuore e ragione. E la presenza di Hannah non mi ha infastidita: aveva una motivazione ed è servita a far emergere sfumature importanti. Bello. Aspetto di vedere il seguito di questo tortuoso cammino.

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