Il dodicesimo episodio dell’ottava stagione, “Il cadavere sul baldacchino”, è un nuovo capitolo dell’epopea Pelant.
Questa volta gli obiettivi sono Angela e Hodgins: l’episodio si apre con i due che dormono pesantemente, mentre Michael Vincent urla disperato. A poco a poco, Hodgins si sveglia, tutto stordito e indolenzito, e non capisce che cosa stia succedendo. Inoltre, un liquido gli sta gocciolando sul viso. Si tocca con un dito. Guarda. E’ sangue.
Alza lo sguardo: dal baldacchino un orribile cadavere squartato lo osserva. Il panico naturalmente è immediato, e inizia ad urlare. Angela si sveglia, si spaventa a morte e corre immediatamente da suo figlio, che la chiama in lacrime dal lettino. Nel momento in cui lo prende in braccio si rende conto che il cuscino è circondato da petali, come una composizione funebre. Ci vuole un attimo per capire che Pelant è tornato, e che probabilmente vuole vendicarsi di Hodgins che, mesi prima, l’aveva quasi strozzato.
Sopraggiungono Booth e Brennan, trovando i due amici completamente distrutti e fuori di senno. Jack, in particolare, vuole uccidere Pelant: ha toccato suo figlio, ha messo in pericolo la vita della sua famiglia. Vuole la sua testa.
Booth lo frena, ricordando le parole di Cam: bisogna rimanere nel sistema per catturare Pelant, perché ciò che vuole è proprio che i nostri beniamini commettano qualche azione illecita che porti il team a dividersi. Pelant sa che può vincere solo a queste condizioni, perché ha paura della squadra.
Hodgins a malincuore accetta, e Angela è a pezzi: come tirare avanti, sapendo che il peggior criminale sulla faccia della Terra ha toccato tuo figlio? La risposta di Bones è lapidaria ma saggia: per non cedere alla pazzia bisogna porsi un obiettivo, che in questo caso è Pelant.
Il problema principale è ora collegare il cadavere a Pelant: il team del Jeffersonian sa che è stato lui, ma l’FBI non si accontenta certo di intuizioni.
Analizza, analizza e analizza Brennan scopre delle micro lesioni antemortem sul corpo della vittima, ricollegabili a paracadutismo, immersioni e duri allenamenti militari, e capisce che doveva appartenere alle Forze Speciali. L’identità è presto trovata: è Xavier Freeman.
Sweeets e Booth, scandagliando l’appartamento della vittima, scoprono di più: era un soldato mercenario che lavorava per la Serberus: un militare addestratissimo, conosciuto nel mondo, quindi. Pelant sta alzando il tiro.
Intanto, al Jeffersonian, Hodgins cerca disperatamente di scoprire il gas che l’ha addormentato quella notte, poichè dalle analisi del sangue non risulta nulla di nulla. L’illuminazione arriva quando Sweets lo invita a calmarsi e a fare un respiro profondo: respiro! Polmoni! Jack capisce che potrebbe essere rimasta traccia dell’anestetico nei suoi polmoni e decide di praticarsi una biopsia. Angela, perplessa, accetta di sottoporsi al medesimo trattamento: benché ci sia una minima possibilità di successo, è pur sempre una possibilità. Meglio di niente, insomma.
La biopsia ha successo: il gas è il Sevoflurano, e l’unico rivenditore è proprio il gruppo Cantilever, di proprietà della famiglia di Hodgins. Non resta che scoprire chi ha comprato quel gas. Una rapida ricerca e il nome viene a galla: Justin Trimple.
Nel frattempo Temperance riceve una telefonata: è Pelant, che afferma di essere molto deluso da lei. Evidentemente, se non ha ancora trovato la soluzione, si è rincretinita con la gravidanza. Bones è toccata nel profondo: odia quando la sua intelligenza viene messa in dubbio, detesta essere definita una mediocre. Trovare la soluzione diventa ora anche questione d’orgoglio.
Attraverso un ingegnoso stratagemma, si viene a sapere che Pelant ora lavora alla Serberus con la falsa identità di Justin Trimple, credendo di essere al sicuro, in quanto organizzazioni del genere non collaborano mai con l’FBI.
A sorpresa, però, giunge una squadra speciale dell’FBI pronta a catturarlo. I primi a entrare sono naturalmente Booth e Flynn. Pelant è colto alla sprovvista, ma non demorde. Sa che l’unico modo per uscire vivo da lì è sfruttare al massimo la sua intelligenza e la sua abilità come hacker. Fugge attraverso un’uscita secondaria non segnata dalle mappe – e quindi non sorvegliata dai militari – non prima di aver lasciato due regalini.
Il primo è una mitragliatrice automatica, il cui programma viene cambiato, che inizia a sparare all’impazzata, bloccando Booth e ferendo quasi mortalmente Flynn. Seeley, tuttavia, con l’ultimo colpo del suo fucile riesce a colpire di striscio Pelant, che però riesce a fuggire.
L’ultimo dono di Pelant è il peggiore: un drone programmato per bombardare una scuola in Afghanistan. C’è un solo modo per fermarlo: inserire una password. E la password, sfortunatamente per Hodgins, è proprio quella dei suoi conti bancari. Pelant li mette di fronte a una scelta: preferiscono salvare delle bambine innocenti o il loro conto in banca?
La risposta è scontata: il drone viene dirottato, la famiglia Hodgins ridotta sul lastrico.