Backstage

La quinta stagione di Bones prende il via il 17 settembre 2009, il giovedì sera alle venti.
Una partenza alla grande, con un episodio che piace e che fa ottimi ascolti.

Il caso

Grazie ad una segnalazione della sensitiva personale di Angela, vengono ritrovati dodici scheletri nel terreno sotto una fontana.
La ricostruzione facciale di uno di essi, però, rivelerà un’intrigante sorpresa…

I protagonisti: particolari, dinamiche, evoluzione

C’è una battuta di questa fantastica premiere che non riesco a scordarmi, perché in poche parole racchiude un significato talmente bello da stringere il cuore:
Lui conosce la tua verità. Ed è abbagliato da questa verità ”.
Lo dice la sensitiva Avalon Harmonia a Brennan. Si riferisce a Booth, naturalmente. E il concetto espresso, lasciatemelo ripetere, è spettacolare. La maggior parte di noi è proprio questo che spera, no?
Che qualcuno veda cosa abbiamo davvero dentro, che ci conosca per ciò che siamo, e ci accetti e ci ami per questo, per la nostra verità.
Ed è questo che Avalon dice a Brennan. Booth conosce la sua verità.
Non solo. Ne è abbagliato.
Un plauso ad Hanson per aver usato questo verbo. E’ così potente.
Ci dice che ciò che Booth vede in Brennan è una luminosità che lo abbaglia. E probabilmente lo riscalda.
E che bello tutto questo. Booth è abbagliato dalla verità dell’anima di Brennan, da quel che di lei lui ha capito e imparato ad amare nel corso degli anni del loro rapporto.
Onore ad Hanson, lo ribadisco. Perché solo un ottimo narratore riesce a racchiudere un significato così profondo in una manciata di parole.
E devo ammettere che l’intera Premiere è ottimamente narrata e costruita. Dopo una Season Finale controversa come quella della scorsa stagione (4×26 “Sogno e realtà” – The end in the beginning), la sfida era tosta e particolarmente importante. Ed Hanson ha superato l’esame, molto più di un anno prima, con la tanto pubblicizzata eppure mediocre partenza londinese.
Prima mossa vincente di questa Premiere?
L’apertura di episodio con una sensitiva che, leggendo le carte a Brennan, riassume gli eventi degli ultimi due episodi della quarta stagione e sintetizza con disarmante semplicità l’attuale stato emotivo dei nostri due protagonisti.
Una scelta assai originale e rischiosa: cosa c’entrano mai una sensitiva e i tarocchi con il mondo di Brennan?
Confesso che un po’ io me l’ero chiesto e temevo che quest’atmosfera velatamente esoterica potesse sfuggire di mano. E invece… ok, avevo peccato di sfiducia. L’idea funziona e il personaggio, Avalon Harmonia (nome d’arte di Stephanie Susan Janes), è uno di quelli che Bones a volte sa regalarci. Alla Gordon Gordon, per intenderci. La sensitiva personale di Angela, è simpatica, dolce, intuitiva, e per tutto l’episodio è circondata da una vaga ambiguità che la rende affascinante.
Per un poco Hanson ci induce a guardarla con sospetto: una delle vittime sotto la fontana è sua sorella e l’atteggiamento di Avalon non è sempre limpido. Dobbiamo quindi fidarci di lei?
Sì, alla fine scopriamo che possiamo fidarci. Anzi, speriamo di rivederla. E’ stata d’aiuto a Booth e Brennan. Come?
Ripartiamo dall’inizio.
Ho detto che Avalon riassume con le carte ciò che è accaduto nella scorsa stagione. Ed ecco il suo riassunto:
Vedo un uomo malato in ospedale. Si è rifugiato in un sogno. E tu eri con lui, in questo sogno. Lo hai aiutato a creare questa vita alternativa, raccontandogli una storia. Eravate entrambi così felici nella storia. Così felici che è stato quasi triste quando lui si è svegliato”.
Avalon spiega anche che quest’uomo a cui Brennan ha salvato la vita è davvero eccitato all’idea di rivederla e quando Brennan obbietta che lei non salva vite, Avalon insiste che lei ha salvato la vita di un uomo. Un uomo con il cuore di un leone.
Quest’uomo era perduto”, le dice. “Tu gli hai portato la luce che gli ha mostrato la via di casa. Senza di te, sarebbe morto. Eravate legati in quel momento. Lo siete ancora”.
La sensitiva, inoltre, legge nelle sue carte che, nella storia raccontata da Brennan a Booth, lei era incinta. Brennan non nega, si limita a ribattere: “Ho cancellato il libro”.
Dopo che se n’è andata, Avalon aggiunge con Angela che la vita di Brennan è a una svolta critica, a un bivio tra una grande felicità e… poi gira la carta della morte. I fans hanno tutti provato un brivido. Anche se va detto che nei tarocchi la carta della morte non hai mai un significato davvero letterale…
Inizio suggestivo, vero?
Ma continuiamo, scendiamo nei dettagli.
Avalon ha detto che Booth è eccitato all’idea di rivedere Brennan… Cosa è successo quindi, dopo il suo risveglio dal coma?
Sappiamo che per alcuni giorni Booth ha creduto di vivere ancora nella realtà alternativa e di essere sposato con Brennan (quel suo “Chi sei?” che aveva tanto spaventato i fans era riferito proprio alla confusione sul ruolo di Brennan nella sua vita). Da allora sono passate sei settimane (un particolare che, in verità, mi lascia perplessa: non è un periodo troppo breve per riprendersi dopo un’operazione al cervello?) e pare che Brennan le abbia trascorse tutte in Guatemala, a scavare tombe. Ma allora ha abbandonato Booth mentre era convalescente?
Dalle sue parole scopriamo che i medici le avevano detto che Booth si sarebbe ristabilito in un paio di giorni e quindi lei è partita per quel motivo…
Questo, bisogna che lo dica, è un particolare un po’ debole a livello narrativo. Com’è possibile che ci si ristabilisca in 48 ore dopo un coma di quattro giorni e un intervento alla testa?
E soprattutto a non convincermi è Brennan, anche se nel suo caso il senso narrativo c’è, eccome. Lei, la regina della razionalità, ha sul serio creduto che una persona operata di tumore e con quattro giorni di coma alle spalle potesse rimettersi in due giorni? E se poi pensava che Booth sarebbe tornato subito al lavoro perché è partita invece di ricominciare ad indagare come al solito con lui? Oppure perché per sei settimane non lo ha chiamato nemmeno una volta per sapere come stava? Il cellulare non prendeva? Non esistevano altri mezzi di comunicazione sul luogo degli scavi?
Mmm… no. Sospetto che la nostra Brennan si sia data alla fuga, né più né meno. Sapeva che Booth era fuori pericolo e perciò ne ha approfittato per svignarsela.
Sui forum, qualcuno ha commentato che per Brennan deve essere stato traumatico e difficile trovarsi di fronte, al risveglio dal coma, un Booth totalmente diverso, che credeva di essere sposato con lei…
Vero, però io farei notare che non solo si è trovata davanti un Booth diverso. Era diverso, sì, ma era anche il Booth del suo racconto.
Questo deve essere stato ancora più spiazzante.
Nel mio piccolo di pseudo scrittrice, posso affermare che spesso la scrittura è un mezzo per mettere su carta i nostri desideri più profondi, magari sotto la forma rassicurante di metafore o allegorie. Ma in qualsiasi forma scegliamo di rappresentarli, scriverli nero su bianco, raccontarli, ci offre l’opportunità di confrontarci con noi stessi, di esplorare i nostri stessi segreti. Certo, è anche un mezzo che offre un interessante scappatoia: se il confronto diventa troppo pesante o difficoltoso, possiamo stracciare le pagine che abbiamo scritto o cancellare il file del pc. Già. Che succede, però, se il sogno ci compare davanti? Non è più solo un nostro volo pindarico sulla carta, ma ecco che prende forma, che ci guarda negli occhi…
A me non è mai successo (magari), eppure immagino che debba essere scioccante. Per cui comprendo il bisogno di una pausa di riflessione da parte di Brennan.
Il Guatemala è equivalso a spingere il tasto “delete” sul computer. Se si allontanava per un po’, forse al suo ritorno avrebbe ritrovato il Booth di una volta.
Ed è così?
Booth è di nuovo quello di prima?
A Sweets, che deve convalidare il suo ritorno in servizio, assicura di sì (e durante questo colloquio scopriamo il suo secondo nome, Joseph). Ma in realtà… no, non è lo stesso. Per esempio non porta più i calzini e le cravatte colorate, o la sua famosa cintura con la scritta “cocky”. E come dirà lui stesso a Brennan verso fine episodio, da quando si è svegliato si porta qualcosa nel cuore che sente di dover assolutamente dire. Qualcosa di importante, nel suo cuore di leone.
Non è solo Avalon a definire in questo modo il suo cuore. La pensa così anche Cam.
E’ con lei che Booth si confida. E questo mi piace. Ora che conosciamo qualcosa di più del passato sentimentale di Cam, ha un senso che loro due siano così amici. Sinceri amici, senza ambiguità. E Cam dimostra di conoscere veramente bene questo suo caro amico. Capisce quasi subito cosa lo tormenta. “Sei innamorato della dottoressa Brennan”, gli dice. E con un sorriso comprensivo che è il sorriso di molti noi fans. A lui non resta che ammetterlo, ma ha molti dubbi… Il coma gli ha fatto scordare tante proprie peculiarità: è ancora lo stesso uomo di prima?
Un dolce, tosto investigatore dell’FBI, che picchia duro e con il cuore di un leone?”, replica Cam. “Sì, lo sei ancora”.
Complimenti per il ritratto, Cam. L’hai descritto proprio bene. E come già anticipato, ecco ritornare il tema del cuore di leone. Quel cuore così pieno di coraggio e di sentimenti straripanti. E’ a questo cuore che Cam fa appello.
Dimentica il tuo cervello ammaccato”, dice a Booth. “E segui il tuo cuore di leone”.
Il che significa dichiararsi a Brennan. Ma, aggiunge Cam, una dichiarazione da meditare e da fare con una certa cautela: dovrà essere sicuro di ciò che prova, prima, altrimenti, se superato quel delicato confine, cambierà idea, probabilmente Brennan morirà di solitudine e non si fiderà mai più di nessuno.
Com’è vero…
Anche Sweets fa un discorso simile a Booth. Sebbene sia decisamente più provocatorio e un tantino fastidioso, almeno per la sottoscritta. Sweets mostra a Booth i risultati delle sue TAC al cervello, fatte prima dell’operazione, durante il coma e dopo: secondo questi esami, precedentemente all’operazione, l’area del cervello interessata dall’amore romantico e dall’eccitazione sessuale mostrava un’attività scarsa. Durante il coma invece l’attività appariva ai massimi livelli. Dopo l’operazione, i livelli paiono solo in lieve diminuzione.
Prima dell’intervento non eri innamorato. Dopo lo eri. Conclusione: i tuoi sentimenti non sono reali e svaniranno come ogni altro sintomo del tuo coma” , afferma Sweets. E una larga parte del pubblico, me compresa, è stata colta dall’impulso di strangolarlo. Perché noi sappiamo tutti che Booth era innamorato di Brennan anche prima di operarsi. E pure da un bel po’. Ora Sweets vorrebbe farci credere che non è vero?
E soprattutto di farlo credere proprio a Booth?
Penso che entrambi sappiamo bene che l’iper razionalità della dottoressa Brennan è in realtà solo la copertura di una natura molto vulnerabile e sensibile”, aggiunge. “Per cui, se tu abbatterai queste difese e poi verrà fuori che non la ami veramente…”.
Lo stesso avvertimento di Cam, ma basato su criteri opposti. Cam ha detto a Booth di lasciar perdere il cervello e ascoltare il cuore. Sweets ora gli mostra letteralmente il suo cervello e di cuore non parla affatto.
Povero Booth… C’è di che essere confusi, vero?
Tutti cercano di proteggere Brennan, ma, mi chiedo… chi protegge Booth da tutte queste raccomandazioni contrastanti?
Una con le idee chiare sulla questione sembra essere Avalon. Dice a Booth che lui pensa di aver smarrito qualcosa con il coma, ma che invece lo ha guadagnato. E che il suo cervello deve lasciarlo ai neurochirurghi. Loro lo conoscono, ma non conoscono il suo cuore.
Sante parole.
Cosa farà Booth, quindi? Si dichiarerà a Brennan oppure no?
Prima di arrivare a questo, soffermiamoci di nuovo un po’ anche su Brennan.
Come scritto sopra, ha cancellato il suo racconto e si è presa una pausa di riflessione in Guatemala… E ora? Come sta? Qual è il suo atteggiamento?
Indubbiamente è felice di rivedere Booth. Quando lo trova nel proprio ufficio (lui la sta aspettando sdraiato sul divano e lei gli si siede letteralmente sopra) è la prima a gettarglisi al collo, con slancio, e lo abbraccia stretto. Ed è… come spiegarlo?… differente. Una questione di sfumature, ma nettamente percepibili. Lui le mancava. Aveva voglia di tornare a lavorare insieme, di condividere la loro abituale quotidianità.
Una cosa che vale per entrambi. C’è una scena, in laboratorio, dove studiano il teschio di una delle vittime e gli sguardi che si lanciano l’un l’altra sono significativi. Sono due persone contente di trovarsi di nuovo lì, nel loro territorio, fianco a fianco. Come prima, eppure non più.
Non per Booth. Non per Brennan.
Lei è, in qualche maniera, più femminile, nei suoi confronti. Più simile, per certi versi, alla Brennan del sogno di lui, con una morbidezza ed un’arrendevolezza nuove.
Vi segnalo un bel momento in cui Angela, Brennan e Booth sono all’esterno del Diner. Dopo che lui le ha fatto un complimento amichevole, Angela bacia Booth sulla fronte e subito Brennan commenta: “Ora ti aspetti che ti baci anche io sulla fronte?”.
Magari ”, risponde Booth chiudendo gli occhi e protendendosi. Ma Brennan ride e si allontana insieme ad Angela. Questa è provocazione bella e buona… Ed è un piacere guardarla girarsi nel sole e rivolgere un sorriso impertinente a Booth, che resta a rimirarla con espressione beata. Questo è flirt, corteggiamento reciproco, non dichiarato forse, ma assolutamente non casuale.
Poi arriva LA scena, quella che ha fatto discutere i fans al corrente degli spoiler per tutta l’estate.
Secondo le sides (gli stralci di script che vengono usati per i provini delle guest stars), in questa scena Booth e Brennan si baciavano e su questa possibilità si era aperto un intenso dibattito. Si vociferava che le sides fossero false e lo stesso Hanson ha lasciato intendere che potesse essere così. Mistero, mistero… In realtà la scena andata in onda non era molto diversa da quella delle sides e un bacio c’era, solo che non era sulla bocca… Ma non mi è dispiaciuto. Nell’economia della scena stessa e dell’intera puntata, un bacio sulla bocca sarebbe stato fuori luogo. Così invece la sequenza è molto bella ed emozionante: grazie ai tarocchi di Avalon, Booth viene a sapere che Brennan è in pericolo. E’ stata aggredita, rischia di essere uccisa. C’è qualche lacuna… come fa Booth a sapere dove trovarla? Lei l’ha lasciato detto a qualcuno? Poniamo che l’abbia fatto. Booth arriva appena in tempo, lei è stata pugnalata al braccio con un bisturi. Lui spara al tipo che le ha fatto del male e quindi la stringe tra le braccia, cercando di tamponarle la ferita con le mani. Brennan si abbandona contro di lui, chiude gli occhi, si aggrappa. Non come la Brennan della prima stagione, quando Booth la salvò da Kenton… Questo è un abbandono dal sapore diverso. L’abbandono di una donna che finalmente ritrova l’approdo sicuro delle braccia dell’uomo che le è mancato, nel rifugio delle quali può anche lasciarsi andare ed essere fragile e piccola, affidandosi a lui… Che per inciso è splendidamente in modalità cavaliere. La stringe. La bacia tra i capelli. La chiama persino baby. Le assicura che lui c’è, è lì, si prenderà cura di lei. Scena meravigliosa.
E prima che qualcuno si lamenti del fatto che Brennan non sembra avere nessun segno della ferita sul braccio, il giorno dopo, sappiate che invece ha un minuscolo cerottino color carne. Che si vede a malapena, ma c’è. Certo si potevano sprecare con un bendaggio più evidente, ma vabbé…
Comunque, mentre Booth è nel proprio ufficio con la camicia ancora sporca del suo sangue, Brennan va da Avalon.
Vuole trovare una spiegazione razionale al come la donna sapesse della sua aggressione e Avalon invece le legge le carte.
Lei era una ragazzina abbandonata”, le dice. “Il mondo la spaventa, così lo racchiude per bene in argini di razionalità, cultura e prove. Può risolvere qualsiasi enigma, tranne uno. L’enigma che non può risolvere è come qualcuno possa amarla. La risposta alla domanda che ha paura di porre apertamente è sì. Lui conosce la sua verità. E questa verità lo abbaglia”.
Non aggiungo altro a queste parole così significative, se non che l’espressione di Brennan è colpita, suo malgrado. Può negare quanto vuole, ma Avalon sta dando voce alle sue più intime emozioni.
Poi arriva l’altra Scena con la S maiuscola.
Booth e Brennan camminano per strada, di sera, e lui ha deciso di parlarle, di dirle ciò che prova. Accade però un imprevisto: si imbattono in un clown che spruzza Booth con dell’acqua e lui, anziché reagire male (dato che, come tutti sappiamo, ha la fobia dei clown e li detesta), se la ride tutto contento. Per la verità, questo è l’unico momento di tutto l’episodio in cui ho trovato David un po’ esagerato nella recitazione. Ride in maniera troppo forzata…
A parte questo è ovvio che il fatto getta Booth nel dubbio: è tornato davvero normale? E se Sweets avesse ragione?
La confusione gli si legge in faccia. Nonostante ciò, ormai è lanciato e lo dice. “Ti amo”.
Cavolo. Aspettavamo questa dichiarazione da un sacco di tempo, eh?
Peccato che il silenzio attonito di Brennan spinga Booth a camuffarla immediatamente, con l’aggiunta di uno strategico “in an attagirl kind of way”, che tradotto suona un po’ come nel senso che ti voglio bene, ragazzaccia.
A questo punto Brennan si riprende e pare quasi delusa, poi con un sorriso ricambia dicendogli che anche lei lo ama in quel modo. E se la ridono entrambi di sollievo. Un po’ ti coglie il desiderio di prenderli per la nuca e sbattere le loro fronti l’una contro l’altra. Ma la comprensione ha il sopravvento.
Booth va compreso: è ancora frastornato e confuso, dopo il coma, e gli avvertimenti di chi gli sta intorno, specie quello di Sweets, gravano su di lui e lo sguardo di Brennan davanti alle sue parole gli ricorda che potrebbe farle del male.
Già, lo sguardo di Brennan… Com’è? Cosa prova lei nel lasso di breve tempo che trascorre prima che lui riaggiusti il tiro? E’ spaventata? Sorpresa? Colpita? In attesa che Booth continui?
Forse tutto questo e ancora dell’altro.
Credo che solo il resto della stagione potrà chiarircelo.
Per ora limitiamoci a confidare in Avalon Harmonia:
Voi due continuerete a fare le cose come sempre”, dice a Booth e Brennan, nella scena di chiusura.
A volte bisogna accontentarsi della seconda miglior soluzione”, risponde Booth.
In ogni caso le mie carte dicono che alla fine funzionerà tutto”, replica lei andandosene. Booth pare sorpreso. “Davvero?”, esclama.
E Brennan ovviamente non comprende. “Cosa funzionerà alla fine?”.
Lui non le risponde. Le sorride soltanto.

Guarda chi si rivede

Non c’è bisogno di presentazioni per Cindy Lauper, vero?
Icona pop degli anni ’80, personalmente posso dire che ha fatto parte della colonna sonora della mia adolescenza, con alcuni dei suoi brani più famosi come “Time after time”, “True colors” , “I drove all night” e, naturalmente, quella “Girls just wanna to have fun” che Emily ha cantato nel penultimo episodio della terza stagione (3×14 “Voglia di cantare” – Wannabe in the weeds).
Nella Premiere interpreta Avalon Harmonia, naturalmente. E speriamo di rivederla. Le hanno dato un personaggio veramente gradevole ed interessante.
Per inciso: la trovo più bella ora, passati i 50, di vent’anni fa.

La canzone

Un bellissimo brano, per questa Premiere: “Fearless”, cantata dalla guest star Cindy Lauper.
D’atmosfera, un testo perfetto, in uno dei montaggi più fascinosi della puntata. Si comincia bene. Benissimo.

La scena

Tra le tante bellissime scene BB di questo fantastico episodio, ne scelgo una che ho amato all’istante perché mi ha fatto subito pensare ad un’altra delle mie storie preferite, ovvero “Orgoglio e pregiudizio”: Booth che si presenta all’alba allo scavo sul luogo del ritrovamento dei cadaveri , chiaramente con l’intento di parlare a Brennan, e poi se la svigna di gran carriera senza averla detto nulla, e lasciandola attonita e perplessa. Come Mr. Darcy con Elizabeth. Adorabile.

La battuta

Avalon (a Brennan): “Le carte dicono che lei è razionale solo in superficie. Sotto sotto è pazza quanto me. Ed è un complimento”.

I tarocchi

La mia amica Rogiari mi ha cortesemente fornito alcune delucidazioni sui tarocchi usati nella puntata: si tratta dei tarocchi di Crowley, elaborati all’inizio del ‘900 nell’ambito di un movimento culturale denominato l’Alba Dorata (the Golden Dawn). Rispetto al mazzo classico (quello denominato “Marsigliese”, che sembra risalire al ‘500) è graficamente molto più esplicito.
Una curiosità: Brennan sostiene che le probabilità che la prima carta rappresentasse il suo nome erano una su 78, ma in realtà, Rogiari mi dice che sono solo una su 22, dato che solo gli arcani maggiori hanno un nome, mentre quelli minori no.
Rogiari è stata molto colpita dall’apparire, nell’episodio, degli arcani 13 (La morte), 14 (la Temperanza) e 15 (il Diavolo) che sembrano creare un piccolo ciclo. L’arcano seguente, il 16, è la Torre, che sembra rappresenti il disastro. La distruzione perché poi si possa risorgere. Perché la speranza raggiunga Le stelle, il 17.
Per questo motivo Rogiari è persuasa che che questa stagione possa riservare eventi scioccanti per i nostri eroi.

Simbologia

Un uomo con il cuore di un leone e una donna con nell’anima un’essenza così luminosa da abbagliarlo.
Lei lo ha salvato, mostrandogli la sua luce mentre lui brancolava nel buio della malattia.
Ora lui, come nel Mago di Oz, deve trovare il coraggio di credere al proprio cuore ed arrivare a lei di nuovo integro e fiducioso in se stesso.
Sembra una favola, vero?
Hanson, quando ci si mette, sa raccontare anche questo.

Il mio parere

C’è qualcosa che posso ancora dire e che non ho detto?
Questa è la migliore premiere in assoluto di Bones. Hanson ha fatto tutte le mosse giuste. E David ed Emily sono magici, più in sintonia che mai.
Vi basta?
Se non basta a voi, basta a me!!!
Spero solo che Hanson continui su questa strada. Se il buongiorno si vede dal mattino…

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: